Israele: ripreso ieri il programma di accoglienza di gruppi e pellegrini stranieri

È ripreso ieri in Israele, dopo un mese di ulteriore blocco a causa della variante Delta del Covid-19, il programma di accoglienza turistica dei gruppi di turisti e pellegrini stranieri. Il programma, si legge in una nota dell’Ufficio nazionale israeliano del turismo, non prevede un limite di numero di gruppi – di minimo di 5 a un massimo di 30 persone – di turisti stranieri ammessi in Israele. Per poter entrare nel Paese i turisti dovranno disporre della certificazione che attesta la somministrazione della seconda dose del vaccino negli ultimi sei mesi o aver ricevuto la terza dose. Chi viaggia sarà esentato dalla quarantena ma dovrà sottoporsi a un tampone molecolare e test sierologico all’arrivo in aeroporto. Il programma tra maggio e l’11 agosto scorso, quando è stato bloccato, ha portato in Israele oltre 2mila turisti  specialmente da Stati Uniti e Europa, senza registrare casi di Covid. Con la ripresa delle lezioni scolastiche Israele ha fatto registrare un aumento dei contagi, da qui gli appelli alla popolazione per la terza dose di vaccino. Da domani al 26 settembre in Israele si celebra la festa di Sukkoth che in ebraico significa “capanne” e che ricorda la permanenza degli ebrei nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù dall’Egitto. Dal primo ministro Naftali Bennett sono arrivati inviti alla prudenza e al rispetto delle indicazioni sanitarie.

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