Movimenti popolari: Castelló, Fadrigo e Grabois, “programma delle tre T, solidarietà e assistenza tra pari, economia al servizio dei poveri e della terra”

Il dialogo con Papa Francesco è stato sviluppato “in ciascuno dei nostri territori, Paesi e continenti. Quindi abbiamo continuato con il nostro ‘metodo’ che il Papa condivide con noi”. Da qui occorre “sviluppare azioni organizzate e popolari in linea con questo programma delle tre T (tierra, techo y trabajo, ndr)” per “difendere la terra e avere un tetto e un lavoro decente”. Lo ha detto Charo Castelló del Movimento mondiale dei lavoratori cristiani (Mmtc-Hoac Spagna), intervenendo alla prima parte del IV Incontro mondiale dei movimenti popolari, che si è svolta ieri in modalità virtuale.
Sonia Fadrigo di Slum Dwellers International (Sdi-Filippine), un movimento di base costituito da persone che vivono in insediamenti informali, ha sollevato sfide essenziali per i lavoratori più poveri: “accesso ai servizi di base, come alloggio, acqua, servizi igienici, impatto del cambiamento climatico e ora la pandemia di Covid-19” a cui “si sta rispondendo con un atteggiamento impegnato, partendo da solidarietà e assistenza tra pari”. Ora l’impegno è “trovare soluzioni e condurre i cambiamenti con noi e non per noi”.
Juan Grabois (Movimento lavoratori esclusi Mte-Utep Argentina) ha denunciato la situazione socio-ambientale ed economica ed ha ricordato la richiesta di Francesco di “unire i nostri Paesi, mettere l’economia al servizio dei popoli e difendere la madre terra”. In questa sfida, ha concluso, “la codardia è un peccato grave”.

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