Salute: conclusa operazione Pangea, “sequestrati oltre 9 milioni di farmaci o dispositivi medici illegali”

“Si è svolta dal 18 al 25 maggio 2021 la XIV edizione di Pangea, l’operazione internazionale finalizzata a contrastare la commercializzazione di medicinali e dispositivi medici illegali o falsificati venduti online. L’operazione Interpol, coordinata per l’Italia dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia della Direzione centrale di Polizia criminale, ha visto la partecipazione a livello mondiale di 55 Paesi. Lo sforzo congiunto di autorità doganali, regolatorie e forze di polizia ha portato, a livello globale, al sequestro di 9.089.549 farmaci/dispositivi medici, alla chiusura di 113.000 siti internet illegali e all’arresto di un considerevole numero di soggetti coinvolti nel traffico di medicinali potenzialmente dannosi per la salute”. È quanto si legge in un comunicato diffuso oggi da Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, Aifa, Agenzia Accise, Dogane e Monopoli.
“Le attività di controllo sono state effettuate presso i maggiori hub aeroportuali dei Corrieri Espresso e delle Poste, in ragione dell’elevato numero di spedizioni di cui questi sono destinatari”, prosegue la nota. Presso questi hub sono state condotte verifiche congiunte da parte di “squadre miste” composte da personale di Adm e militari dei Nuclei dei Carabinieri Nas, coadiuvati dall’Ufficio Investigazioni della Direzione antifrode Adm e dal Nucleo Carabinieri-Nas Aifa, con il supporto dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Grazie all’intensificazione dei controlli sulle spedizioni dirette in Italia, “sono state individuate e sequestrate nel corso della week of action circa 30.000 unità di farmaci illegali e falsificati, per un valore stimato di circa 100.000 euro”.
Anche alla luce dell’attuale pandemia da Sars-CoV (Covid-19), “preme evidenziare come in Italia, cosi come negli altri Paesi coinvolti nell’Operazione Pangea, l’attività di controllo si sia focalizzata in modo particolare sui farmaci correlati alla cura del Covid-19, consentendo di individuare e bloccare medicinali che, lungi dal rappresentare una reale cura per i pazienti affetti dal virus, li espongono invece a seri rischi per la propria salute”.
L’operazione ha inoltre consentito di individuare trend emergenti, come quelli riguardanti sia le spedizioni illegali di farmaci provenienti da Singapore, sia le spedizioni di farmaci di medicina tradizionale cinese utilizzati per la cura del Covid-19, presumibilmente destinati alle comunità asiatiche residenti in Italia. In questi casi, l’intervento di Interpol è stato particolarmente significativo, grazie alla rapidità con la quale è stata possibile la condivisione delle informazioni a livello intercontinentale.

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