Assegno unico: Bonetti (min. Famiglia), “primo tassello del Family Act e misura di ripartenza per la famiglia e per la società”

“La famiglia è il luogo dove per la prima volta l’individuo diventa persona: la riforma del Family Act che abbiamo messo in campo, a partire dalla misura dell’assegno unico e universale, risponde non solo ai bisogni emergenziali della fragilità, ma affronta temi strutturali e complessi, anzitutto il dato della denatalità”, lo ha detto la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, ospite questa mattina del webinar intitolato “Assegno unico, famiglia e Pnrr”, promosso dalla Facoltà di Economia–Sede di Roma dell’Università Cattolica, sulle misure di sostegno approvate dal Consiglio dei ministri del 4 giugno e in vigore da oggi. Con il Pnrr “iniziamo un percorso di ricostruzione in un periodo storico in cui le connessioni sociali si sono fortemente indebolite – ha proseguito Bonetti -. Gli strumenti del mondo del lavoro sono stati riadattati, ma non hanno favorito l’investimento nelle relazioni e nello sviluppo delle dinamiche familiari e umane. Siamo ultimi in Europa non solo per l’indice di natalità, ma anche per quello del lavoro femminile e dell’educazione, con la povertà minorile ed educativa che aumenta, e per quello del forte ritardo dell’inizio della vita adulta e professionale autonoma per i giovani”.
“L’assegno unico e universale è una misura di semplificazione e di sostegno – ha concluso –. È un contributo da parte dello Stato che permetterà a ogni famiglia di programmare la propria crescita e così contribuire a tutta la società: i nuovi nati saranno un valore per tutti. Il Family Act, di cui l’assegno è il primo tassello, sosterrà anche le spese educative, il protagonismo dei giovani, l’incentivo al lavoro femminile e la riforma dei congedi parentali”.

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