Salute mentale: Fanella (Centro La Promessa), “caduto tabù. Nostro compito è aiutare a guarire, non giudicare”

Occorre “favorire il pieno superamento dello stigma con cui è stata spesso marchiata la malattia mentale e, in generale, far prevalere la cultura della comunità sulla mentalità dello scarto”. Lo ha detto oggi Papa Francesco, nel messaggio ai partecipanti alla seconda Conferenza nazionale sulla salute mentale, promossa dal ministero della Salute. C’è ancora timore ad ammettere una dipendenza o di essere depressi ma molta strada è stata fatta. “Il panorama sociale è molto cambiato negli ultimi dieci anni e ora possiamo dire che non ci sono grandi preoccupazioni per chi si rivolge ad un servizio come il nostro”, afferma Fabrizio Fanella, psicoterapeuta e direttore sanitario del Centro “La Promessa” di Roma, specializzato nella cura delle dipendenze.
“I nostri operatori – aggiunge Fanella –, sin dal primo contatto telefonico mettono in atto con le loro parole e la disponibilità immediata una sorta di sintonia affettivo-emotiva. Noi non giudichiamo alcuno ma siamo qui a svolgere la nostra professione di aiuto e quindi non inquadriamo mai il paziente dal punto di vista morale ma solo ed unicamente dal punto di vista psicologico. Il nostro compito è aiutare a guarire e non giudicare”.
Il Centro “La Promessa” è attivo a Roma dal 1994 per la cura delle dipendenze. Dal 2020 la struttura è convenzionata con la Regione Lazio.
“Dal 2016 offriamo la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, una terapia indolore e priva di effetti collaterali che ha prodotto ottimi risultati specie fra i pazienti con dipendenza da cocaina, gioco, alcol. La persona che viene trattata con il macchinario viene accompagnata da tutte le figure professionali del Centro nel percorso di cura”, commenta il direttore. Ad oggi sono stati trattati più di 400 pazienti. Le ricadute sono state nell’ordine del 20% circa, di cui più della metà recuperate con prestazioni supplementari.

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