Migranti: Acri, al via progetti per consolidare corridoi umanitari, sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica, supporto a soccorso in mare

Il “Progetto Migranti”, presentato oggi da Acri, prevede 6 interventi, divisi su tre linee di azione: consolidamento del meccanismo dei corridoi umanitari; sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica a migranti giunti da poco o in fase di passaggio; supporto alle attività di soccorso in mare. Nella prima linea s’inseriscono i progetti “Corridoi umanitari, accoglienza e integrazione per i profughi in Grecia”, con percorsi di accoglienza e integrazione per 50 profughi che giungeranno in Italia attraverso i corridoi umanitari dalla Grecia, gestiti dalla Comunità di Sant’Egidio; “Corridoi umanitari – La nuova frontiera dell’accoglienza”, con l’accoglienza per un anno di 40 migranti provenienti dai progetti dei corridoi umanitari dalla Libia implementati dalla Federazione delle Chiese evangeliche (Fcei); “Unicore 3.0 “University Corridors for Refugees”, con il rilascio di visti di ingresso per motivi di studio a studenti titolari di protezione internazionale in Etiopia. Il progetto prevede di portare in Italia 43 studenti, che verranno accolti da 24 Università in tutta la Penisola. I beneficiari del programma arriveranno in Italia tra la fine di agosto e l’inizio di settembre 2021, per potersi immatricolare presso le Università. Il viaggio verrà organizzato da Caritas Italiana in stretto rispetto della normativa vigente per la prevenzione del contagio Covid-19. In questa prima linea d’azione rientra anche “Pagella in tasca – Canali di studio per minori rifugiati non accompagnati”, portato avanti con Intersos, per promuovere l’ingresso in Italia con un visto per studio non universitario di 35 minori non accompagnati rifugiati in Niger, a supportarne l’accoglienza in Italia attraverso l’affidamento familiare e ad accompagnarli nel loro percorso di studio e di inclusione sociale, con il sostegno delle famiglie affidatarie, dei tutori volontari e delle comunità locali.
Per il “sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica a migranti giunti da poco o in fase di passaggio” c’è “D(i)ritti al confine”, con Danish Refugee Council (ente capofila), Rainbow for Africa, Commissione sinodale per la diaconia, Caritas Intemelia. Il progetto interviene in tre aree dove si concentrano i migranti in transito: Trieste (in entrata dai Balcani), Ventimiglia e Oulx (in uscita verso la Francia) e mira a rafforzare e strutturare la risposta umanitaria lungo i confini settentrionali, tramite azioni dedicate nell’ambito dei bisogni primari, dell’assistenza sanitaria e dell’orientamento socio-legale, al fine di fornire un aiuto diretto alle persone migranti e rifugiate che, in fuga dal loro paese d’origine, alle frontiere si trovano nuovamente in situazioni di crisi ed emarginazione. Infine, per il “supporto alle attività di soccorso in mare”, c’è il progetto “Sos dal Mediterraneo – #TogetHerForRescue”, volto a co-finanziare le operazioni di soccorso in mare di Sos Mediterranée, realizzate nel 2021 attraverso la nave Ocean Viking.

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