Volontariato: Corsinovi (Misericordie Toscana), “pandemia ci ha fatto capire importanza del dono e della gratuità”

“Riconoscere il volontariato nel patrimonio culturale immateriale Unesco qualificherebbe la solidarietà attiva come valore fondamentale della società umana. Oggi più che mai ce n’è bisogno e dalla Toscana, dov’è nata la prima forma di volontariato al mondo, arriverà un pieno e forte sostegno a questa proposta”. A dirlo è il presidente della Federazione delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, dopo che mercoledì 16 giugno la candidatura del volontariato come patrimonio culturale immateriale Unesco è stata presentata al Senato. Proprio la Misericordia di Firenze, nata nel 1244, è considerata la più antica associazione di volontariato ancora attiva.
“Fare del bene fa bene – aggiunge Corsinovi – e questo sarebbe un riconoscimento importante per tutti coloro, e sono tanti, che già fanno volontariato nella loro vita, non come un impegno residuale, nel tempo libero, ma come una parte essenziale del proprio essere. In questo senso l’inserimento nel patrimonio Unesco è il riconoscimento di qualcosa di reale, per milioni di persone, come possiamo testimoniare con la capillare presenza delle nostre Misericordie nelle comunità e sul territorio toscano”.
“Anni fa fummo anche accusati di concorrenza sleale verso le imprese per l’impegno nel soccorso sanitario; un riconoscimento come questo significherebbe che, forse, complice la pandemia, si è capito quanto siano fondamentali per l’umanità il dono e la gratuità, il riconoscere sé stessi nell’altro o, com’è per noi, vederci il volto di Dio”.

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