Migranti: Unchr, nonostante Covid aumenta a 82,4 milioni il numero di persone in fuga nel 2020 (+4%)

UNHCR staff hand out alcohol gel to a Venezuelan indigenous Warao refugee at a shelter in Manaus, northern Brazil.

Nonostante la pandemia, nel 2020 il numero di persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e violazioni dei diritti umani è salito a quasi 82,4 milioni, secondo l’ultimo rapporto annuale Global trends dell’Unhcr reso noto oggi. Si tratta di un aumento del 4 % rispetto alla cifra record di 79,5 milioni di persone in fuga toccata alla fine del 2019. Alla fine del 2020 c’erano 26,4 milioni di rifugiati (26,0 milioni nel 2019) tra cui 20,7 milioni di rifugiati sotto il mandato dell’Unhcr (20,4 milioni nel 2019); 5,7 milioni di rifugiati palestinesi sotto il mandato dell’Unrwa (5,6 milioni nel 2019); 48 milioni di sfollati interni (45,7 milioni nel 2019); 4,1 milioni di richiedenti asilo (4,1 milioni nel 2019); 3,9 milioni di venezuelani fuggiti all’estero (3,6 milioni nel 2019) “Dietro ogni numero c’è una persona costretta a lasciare la propria casa e una storia di fuga, di espropriazione e sofferenza. Meritano la nostra attenzione e il nostro sostegno non solo con gli aiuti umanitari, ma con soluzioni alla loro situazione”, ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, sottolineando la necessità di “una volontà politica assai più decisa per affrontare, in primo luogo, i conflitti e le persecuzioni che costringono le persone a fuggire”. “Per trovare soluzioni adeguate – ha affermato – occorre che i leader globali e le persone influenti mettano da parte le loro differenze, pongano fine a un approccio egoistico alla politica e si concentrino piuttosto sulla prevenzione e sulla risoluzione dei conflitti e sul rispetto dei diritti umani”.

 

 

 

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