Ue: Treu (Cnel), “adeguare il Patto di stabilità alla situazione attuale”

“Nell’Unione europea del futuro che si sta delineando, giocherà un ruolo fondamentale la dimensione economica e finanziaria. L’aver deciso di fare ‘debito comune’ lascia presupporre che si possa finalmente avviare una vera riforma che porti all’adozione di una politica comune fiscale e di bilancio. Per questo, è necessario e urgente adeguare il Patto di stabilità alla situazione attuale. Se non è possibile la sua totale abolizione, occorrerà comunque una profonda correzione invertendo i parametri di riferimento per porre la crescita e la salvaguardia dell’occupazione al primo posto, oltre a una revisione dei criteri per la valutazione economica dei Paesi membri”. Lo ha affermato Tiziano Treu, presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, durante il convegno “La dimensione economica e finanziaria della futura Unione europea – Quale bilancio Ue, quale Patto di Stabilità, quali riforme economiche”, tenutosi oggi a Roma nella sede del Cnel.
“Dal 2019 ad oggi – ha spiegato il presidente – il Cnel ha svolto diversi momenti di confronto con le parti sociali poi raccolti in una serie di documenti in cui esortava l’Unione Europea ad armonizzare l’intero sistema fiscale, a partire dalla cancellazione del fiscal compact”. Per Treu, “è prioritario completare l’Unione economica e monetaria attraverso una governance politica, economica e fiscale, con la Bce prestatore di ultima istanza. Bisogna realizzare un’unione fiscale e un bilancio comune con l’istituzione di un ministro del Tesoro Ue”.
Secondo Gian Paolo Gualaccini, consigliere Cnel e coordinatore della Commissione politiche Ue e cooperazione internazionale del Cnel, “le nuove e crescenti sfide che l’Europa è chiamata oggi ad affrontare a livello globale, prima fra tutte la recente minaccia pandemica, impongono di rivedere urgentemente i suoi attuali strumenti di governance economica e finanziaria”.

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