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Rifugiati: Ue, “l’86% degli sfollati ospitato nei Paesi in via di sviluppo”. Fondi per scuola, salute, lavoro

(Photo SIR/European Commission)

“Nessun Paese, nessuna regione al mondo è stata risparmiata dall’impatto del Covid-19. Il virus sta esacerbando le disuguaglianze esistenti e ha un effetto sproporzionato su rifugiati, sfollati interni, migranti vulnerabili e apolidi. Dobbiamo tutti raddoppiare i nostri sforzi”. Lo si legge in una nota congiunta appena diffusa da Commissione Ue e Alto rappresentante per la politica estera. “L’86% degli sfollati nel mondo è ospitato nei Paesi in via di sviluppo, che stanno affrontando anche serie sfide a causa della pandemia. Nonostante queste sfide, la pandemia ha unito anche noi. Abbiamo visto innumerevoli esempi di rifugiati e delle loro comunità di accoglienza unire gli sforzi nei momenti più difficili, dimostrando ancora una volta l’enorme potenziale dei rifugiati di vivere nelle loro nuove case, quando ricevono un sostegno sufficiente”. Il testo prosegue: “È nostra responsabilità sostenere i rifugiati così come i Paesi ospitanti in questo difficile contesto. Aiutiamo a soddisfare i bisogni primari delle persone e a promuovere l’inclusione sociale attraverso l’accesso all’istruzione, alla salute, all’occupazione e ai mezzi di sussistenza”. L’Ue “è stata in prima linea nella risposta internazionale alle grandi crisi dei rifugiati, come quelle che colpiscono siriani, venezuelani e le loro comunità di accoglienza”.
In occasione di questa Giornata del rifugiato viene annunciata una nuova iniziativa, la “Lives in Dignity Grant Facility”, che “cerca nuove forme di collaborazione tra attori umanitari, dello sviluppo e della pace per affrontare le situazioni più difficili di sfollamento forzato nel mondo”. I primi 12 milioni di euro dei 24 milioni di finanziamento iniziale “si concentreranno sulle regioni dell’Asia, dell’America latina e dell’Africa subsahariana”.

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