Autismo: Assisi, l’Istituto Serafico si tinge di blu come “gesto simbolico” per manifestare impegno su questo tema

Il 2 aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. In questa occasione anche l’Istituto Serafico di Assisi si colorerà di blu per accendere l’attenzione sull’autismo: “Un gesto simbolico per incrementare l’impegno su questo specifico tema – dichiara Sandro Elisei, direttore sanitario del Serafico – ma anche per esortare tutti a superare il concetto limitato di ‘malattia’, approdando a quello più ampio di ‘neurodiversità’, una parola che esprime al meglio la condizione della persona che presenta dei limiti, ma anche grandi opportunità adattative e importanti capacità realizzative”.
Il Serafico da tempo ha attivato una serie di iniziative finalizzate ad assicurare risposte concrete e inclusive ai bisogni emergenti, soprattutto in questo periodo di pandemia. I servizi offerti sono molteplici: dalle prestazioni residenziali a quelle di tipo ambulatoriale e laboratoriale. L’offerta di prestazioni si è arricchita dal 2020 grazie ad un team di educatori del Serafico che hanno completato la formazione Aba, acquisendo il titolo di Rbt, cioè quelle competenze specifiche che nei percorsi educativi sembrano dare i migliori risultati, e la possibilità di misurare l’efficacia dei trattamenti da condividere con la famiglia e le altre realtà educative-riabilitative. Inoltre, accanto ai laboratori di musica, teatro e arti grafiche, al Serafico riprenderà a breve anche il laboratorio di creatività, dove i ragazzi con disturbi dello spettro autistico avranno la possibilità, attraverso un sistema innovativo di realtà aumentata, di trasformare i suoni e movimenti in immagini visive e di vivere un’esperienza di relazione e integrazione sensomotoria.
“In questa Giornata vogliamo richiamare l’attenzione delle Istituzioni sui problemi delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie – afferma Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi -. Il cammino verso la piena cittadinanza di queste persone è purtroppo ancora all’inizio. Non solo mancano servizi adeguati in ambito scolastico, ma anche sanitario. È importante che prendiamo consapevolezza che le nostre città, i nostri centri culturali, i nostri ospedali debbono poter essere fruibili da tutti. Fino a che non avremo servizi adeguati per tutti i cittadini e nel rispetto delle diversità di ciascuno, saremo ancora lontani dal pieno riconoscimento della dignità e dei diritti fondamentali di ogni persona”.
Il Serafico partecipa, insieme con altri 13 enti di ispirazione cristiana, al Tavolo sull’autismo promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei.

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