Messa crismale: mons. Renna (Cerignola), “donne e giovani avanguardie di consolazione”

“Ogni fedele laico è chiamato a consolare. Nei luoghi di cura, dove silenziosamente e con professionalità molti cristiani si stanno prodigando oltre misura”. Lo ha detto il vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna, nell’omelia della Messa crismale che ha celebrato ieri in cattedrale. “Nelle famiglie, dove c’è bisogno di sostegno da dare a chi è stato colpito da un lutto reso più drammatico dalle distanze che il Covid-19 impone – ha aggiunto -; dove papà e mamme devono sostenersi a vicenda perché i figli hanno bisogno di vederli parlare, sorridere e sperare insieme: ai figli basta già questo per avere fiducia nella vita”. Con l’auspicio che “le nostre famiglie diventino il luogo dove la forza del Consolatore, colui-che-sta-accanto, costruisca, risani, fortifichi”.
Il vescovo ha poi evidenziato che “la nostra società ha bisogno di consolazione, di quella che crede in una società più giusta e rispettosa di diritti e doveri, alternativa a chi, in questo momento, continua a cercare un futuro effimero nelle mazzette e in una politica che fa cassa illecita persino sui vaccini, o di chi continua a pensare che una economia e una politica divisive e senza ideali possano costruire le nostre città”. Poi un invito a “impegnarsi per una economia più equa, per una politica lungimirante e attenta ai reali problemi che sono la famiglia, il lavoro, la dignità degli immigrati, la distanza decisa e severa dai maneggi della malavita: questo significa consolare questa umanità”.
Mons. Renna si è rivolto dunque a donne e giovani, “avanguardie di consolazione”. Alle prime ha ricordato che “avete un ministero di consolazione che è unico, nelle vostre famiglie, nelle parrocchie e nella vita religiosa, dove laiche e suore accanto agli anziani nelle Case di riposo, ai ragazzi e ai poveri, si spendono”. “La vostra femminilità dà un tratto particolare al gesto di consolare”. Infine, il vescovo ha invitato i giovani a “fare scelte per gli altri, per gli ultimi, per il Signore”. “Non attendete il futuro semplicemente per tornare alla movida, ma alla vita che si muove davvero, per il bene dell’umanità e del creato, che sono vostri fin da ora”.

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