Sindacati: Cisl, Luigi Sbarra nuovo segretario generale

Luigi Sbarra è il nuovo segretario della Cisl; è stato eletto con 168 voti favorevoli su 173 votanti (5 schede bianche). In apertura dei lavori il ricordo in un video dell’ex segretario generale Franco Marini, scomparso il 9 febbraio scorso, con immagini di una vita trascorsa nella Cisl, accanto ai lavoratori. “Questi ultimi giorni sono stati di grande emozione per me. Ma anche di tristezza. Una tristezza condivisa con tutti voi, per non avere qui, oggi, un grande uomo che ha fatto tanto per la Cisl, per il sindacalismo italiano, per il Paese”, ha detto il neo segretario, ricordando la figura di Franco Marini. “La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile – ha aggiunto -. Se ne è andato un amico, un padre nobile, un grande orgoglio per la nostra organizzazione, una vera riserva dello Stato. Un uomo che ha reso più forte la democrazia italiana, dedicando l’intera vita alla difesa dei lavoratori, ai più deboli, alla costruzione del bene comune. Un mediatore infaticabile, di lui mancherà tutto. L’apparente bruschezza dei modi, che nascondeva un carattere dolce, umile, umano. La capacità di leggere le complessità e di assumere decisioni giuste, lontane dalle sirene del populismo e della demagogia. La concretezza e la propensione a disinnescare conflitti e a edificare concordia”.
Quanto all’impegno del sindacato in questa difficile fase, Sbarra ha affermato: “Cambiamo il Paese in quel che c’è da cambiare per renderlo più giusto, aperto, inclusivo, ricco di opportunità, di lavoro, di vita. Per l’Italia il tempo del coraggio è adesso. La Cisl, come sempre, c’è. E farà fino in fondo la sua parte”.
E sulla questione femminile il neo segretario ha tenuto a sottolineare: “L’Italia sarà tanto migliore quanto più a costruirla saranno le donne. Va allora colmato il divario occupazionale e salariale, così come va favorito e incoraggiato il welfare contrattuale volto alla conciliazione tra vita e lavoro”. Quanto ai giovani, ha sostenuto: “Serve un ‘patto tra generazioni’ che garantisca equità e faccia in modo che migliaia di cervelli non debbano più essere costretti ad emigrare, cosa che potrà avvenire se miglioreranno le possibilità di accesso al mondo del lavoro. Il futuro non può che fondarsi sui giovani”.
E ancora: “Serve una svolta sullo Stato sociale, rispetto ambientale, sostegno alla terza età, cominciando con la rivalutazione dei trattamenti delle pensioni e da una riforma della flessibilità in uscita più sostenibile che parta dal presupposto che i lavori non sono tutti uguali”.

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