Papa in Iraq: card. Sandri, “realizza il sogno di Giovanni Paolo II, pellegrino nella patria di Abramo”

“Arrivando in Iraq, Papa Francesco porta a compimento il grande sogno di Giovanni Paolo II, quello di recarsi pellegrino in Iraq, a Ur dei caldei, patria di Abramo, il padre delle tre fedi monoteistiche (Ebraismo, Cristianesimo e Islam)”. Lo dice il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il card. Leonardo Sandri, in un’intervista al Sir. “Il sogno – specifica il cardinale – di vedere la convergenza dei credenti delle tre fedi abramitiche per aprire gli orizzonti di un mondo nuovo fondato sulla fraternità, sulla pace e sulla giustizia, sul rispetto dei diritti umani e in particolare della libertà religiosa per poter assicurare la convivenza a tutti gli uomini. Papa Francesco arriva come ambasciatore di pace e di speranza per testimoniare che un mondo nuovo senza violenza e odio è possibile”.
Il porporato considera la visita “una consolazione e un sigillo impresso sulla chiesa cattolica irachena nonostante le sofferenze patite”. “Al tempo stesso sarà una forte esortazione al clero, ai religiosi e ai laici a rafforzare i vincoli di unità, di comunione e di testimonianza. E la testimonianza è più forte e credibile quando si trasforma in servizio e amore verso tutti”. Nelle parole del cardinale la consapevolezza che “il Papa ha sempre un pensiero per il Medio Oriente sofferente”. “In Siria si combatte oramai da 10 anni. Il balsamo delle parole del Papa in Iraq sarà un balsamo anche per la Siria, per il Libano e per tutto il Medio Oriente. Non è possibile immaginare il Medio Oriente senza cristiani, il Papa lo ripete spesso”. Infine, l’invito alla preghiera affinché “Papa Francesco possa portare ai nostri fratelli cristiani in Iraq e in Medio Oriente un balsamo di pace, di serenità e un nuovo entusiasmo per essere testimoni di Cristo”.

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