Diocesi: Milano, l’arcivescovo Delpini ricorda don Isidoro Meschi, ucciso da un giovane che aveva in cura. “Era un uomo di speranza”

Don Isidoro Meschi (www.donisidoro.it)

“Noi rendiamo grazie a don Isidoro per la sua testimonianza”. L’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha ricordato ieri a Busto Arsizio (Varese) don Isidoro Meschi, ucciso il 14 febbraio 1991 da uno dei giovani cui aveva dedicato le proprie cure. Don Meschi, sacerdote diocesano, oltre all’impegno in parrocchia, a scuola, nel giornale cattolico locale, aveva fondato una comunità, la “Marco Riva”, per assistere tossicodipendenti e giovani emarginati. Don Meschi “ha continuato a dimorare nello stupore, pensoso come un intellettuale e incantato come un bambino, nella consuetudine dell’indifferenza ha praticato la compassione, nei fallimenti educativi e nell’incomprensibile violenza ha testimoniato una attesa più grande e una fiducia più invincibile”, ha affermato Delpini nell’omelia della celebrazione che ricordava i trent’anni della morte. “Apparteneva a quella gente che chiamiamo la gente della speranza. Ora incoraggia anche noi a percorrere, secondo quello che ci è chiesto oggi e che è possibile, la stessa strada. Chiama anche noi a essere la gente della speranza”.

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