Coronavirus Covid-19: Etuc, “giovani disoccupati e Neet non tutelati durante la pandemia. Rischiamo di perdere una generazione”

Tea Jarc, presidente Etuc giovani

“I giovani disoccupati, i Neet, che non studiano e non lavorano, e i dipendenti delle piattaforme aziendali non ricevono un sufficiente sostegno dalle misure di emergenza per la pandemia e i programmi di tutela del lavoro e dei salari”. È quanto emerge da un sondaggio condotto dai sindacati dei Paesi Ue (Etuc) con i dati raccolti dai giovani leader sindacali in quindici Stati membri dell’Unione europea. In particolare, il 96% dei rispondenti al sondaggio ritiene che i giovani disoccupati e i dipendenti delle piattaforme non abbiano ancora ricevuto un supporto adeguato. Lo stesso, secondo il 92% degli intervistati, avviene anche nei confronti dei giovani Neet, che non hanno un impiego e non sono iscritti in alcun programma formativo o di istruzione. “Rischiamo di perdere una generazione di giovani che stava già soffrendo un’elevata disoccupazione e lavori precari prima che la pandemia li colpisse così duramente”, denuncia Tea Jarc, presidente di Etuc giovani. “Le prospettive per i giovani sono desolanti a meno che l’Ue e i piani nazionali di recupero, e le misure di emergenza per l’occupazione e i programmi di protezione dei salari, non offrano un sostegno”. Anche per i giovani a partita Iva o con contratti di lavoro atipici la situazione non è delle migliori: per l’88% dei rispondenti i ragazzi che non hanno contratti standard di lavoro non hanno ricevuto le tutele necessarie in questo periodo.
“Chiediamo a tutti gli Stati membri di elaborare misure specifiche per la ripresa per contrastare la disoccupazione giovanile e l’ingresso precario nel mercato del lavoro”, ha detto Ludovic Voet, segretario confederale di Etuc. “I giovani sono più istruiti e qualificati che mai e hanno bisogno di posti di lavoro di qualità perché la società possa beneficiare dei loro talenti”. Intanto, oggi i sindacati presenteranno i dati raccolti al commissario Ue per il lavoro, Nicolas Schmit, e alla presidenza di turno Ue portoghese, durante l’evento online sulle strategie Ue per i giovani e come evitare una futura “generazione perduta”.

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