Natale: Azione contro la fame, con le cene aziendali un sostegno nella lotta alla povertà

Sta per essere apparecchiata, in Italia, una tavola decisiva per milioni di persone che soffrono la fame. È la “Cena di Natale più grande del mondo” che Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale specializzata nella lotta alla fame e alla malnutrizione infantile, ha deciso di imbandire con l’aiuto delle aziende nell’ottica di far fronte all’emergenza alimentare in corso in Italia e nel mondo.
Con l’obiettivo di fornire una risposta solidale “italiana” alla crisi in vista delle prossime festività natalizie, Azione contro la Fame ha chiamato a raccolta una “squadra” di celebrity chef costituita da Ritu Dalmia (“Cittamani”), Cesare Battisti (“Ratanà”), Marc Lantieri (“Castello di Grinzane Cavour”), Lorenzo Venturelli (“La Porta di Bologna”), Francesco Mascheroni (“Armani Ristorante”) e Ferdinando Palomba (“Emporio Armani Ristorante”). Insieme, metteranno a disposizione di aziende (tra le prime che hanno aderito Bonduelle, Epson, Falck Renewables e Scor) e dipendenti le proprie abilità promuovendo, a distanza, delle vere e proprie cooking class virtuali: per evitare assembramenti, del resto, molte imprese continuano a evitare le consuete cene aziendali; adesso, grazie alla “Cena di Natale più grande del mondo”, i dipendenti potranno onorare il tradizionale appuntamento con gli scambi di auguri misurandosi, con la guida degli chef, nella preparazione di piatti gourmet a casa.
Le aziende che decideranno di organizzare un evento in presenza, ma adottando tutte le misure di sicurezza, potranno scegliere di organizzare una cena in uno dei “Ristoranti contro la Fame”: si tratta dei 170 locali italiani che hanno aderito all’appello dell’organizzazione proponendo ai propri clienti dei piatti solidali. Saranno tre, in particolare, le attività sul campo che saranno sostenute dall’organizzazione attraverso l’iniziativa: gli interventi in Sahel e India ma anche il primo progetto promosso da Azione contro la Fame in Italia: si tratta del programma “Dall’emergenza all’autonomia”. L’intervento, nella sua prima fase, coinvolgerà 50 famiglie vulnerabili (250 persone in totale) della periferia di Milano. Il progetto prevede, in particolare, un contributo alla spesa settimanale, la promozione di una educazione alimentare adeguata e un percorso di formazione per migliorare le capacità personali e professionali dei beneficiari per favorire l’autonomia e, così, la loro sicurezza alimentare a lungo termine.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo