Montagna: Mattarella, “non possiamo immaginare un futuro in cui il ruolo chiave nella trasformazione del Paese tocchi soltanto ad abitanti di alcuni territori”

È “cresciuta, a livello globale, la consapevolezza del ruolo rivestito dai territori montani per preservare la biodiversità e per difendere le risorse naturali nella grande partita che si sta giocando sul futuro del pianeta”. Lo ha detto oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Palazzo del Quirinale, in occasione della Giornata internazionale della montagna.
Per il capo dello Stato, “tra i profili sotto i quali si possono valutare le difficoltà di percorso e le ambizioni per una ripresa efficace che sappia contrastare gli effetti della pandemia, quello dei territori montani si presenta come particolarmente significativo. È negli spazi alpini e appenninici di ogni zona montana che emergono con straordinaria puntualità sia i disagi derivanti dall’essere ‘periferie’, sia le disuguaglianze nell’accesso ai servizi pubblici essenziali”, tali da manifestare “una vera e propria questione di garanzia di diritti di cittadinanza per gli abitanti di queste aree”. Mattarella ha precisato: “Il dovere della Repubblica di garantire i diritti di cittadinanza nelle aree cosiddette marginali rappresenta un tema che unisce, necessariamente, le sorti delle periferie urbane e quelle delle aree rurali e interne, delle montagne; in un’epoca in cui, paradossalmente, assistiamo alla ritirata della presenza umana da quelle che sono le aree verdi per eccellenza del pianeta”. “Una sfida che dobbiamo raccogliere nel processo di ripresa in questa fase della vita del nostro Paese”.
Si tratta del tema dei luoghi “pieni” e dei luoghi “vuoti”. “Tanti sono i vuoti, a partire da quelli raddoppiati in questa condizione perché mostrano i segni dei terremoti degli ultimi anni lungo l’arco appenninico – ha osservato il presidente -. Occorre, quindi, porsi il problema di una ambiziosa riprogettazione che, accanto alle spinte alla rigenerazione urbana nelle grandi città, assuma la questione del riabitare alcune zone d’Italia. Con attenzione, vorrei dire, soprattutto, ai ‘vuoti’”.
Fare riabitare, ha precisato il capo dello Stato, “significa riabilitare e, talvolta, realizzare le indispensabili infrastrutture, ambientali e sociali.
Innovazione, sostenibilità, sono percorsi essenziali per il nostro futuro”. “Non possiamo immaginare un futuro in cui il ruolo chiave nella trasformazione del Paese tocchi soltanto agli abitanti di alcuni territori – ha precisato Mattarella – . Interdipendenza e integrazione sono, al contrario, ricette indispensabili per affrontare le difficoltà che la vita contemporanea presenta, a partire dalla gestione della pandemia”.

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