Giustizia: Mattarella, “riforma Csm non più rinviabile”

(Foto: Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“La riforma del Consiglio superiore della magistratura non è più rinviabile”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al decennale della Scuola superiore della magistratura.
Per il Capo dello Stato, “l’organo di governo autonomo, quale presidio costituzionale per la tutela dell’autonomia e dell’indipendenza della Magistratura, è chiamato ad assicurare le migliori soluzioni per il funzionamento dell’organizzazione giudiziaria, senza mai cedere ad una sterile difesa corporativa”. “L’attività del Csm, sin dal momento della sua composizione, deve mirare a valorizzare le indiscusse professionalità su cui la Magistratura può contare, senza farsi condizionare dalle appartenenze e dedicando particolare attenzione anche alla promozione della parità di genere”, ha ribadito Mattarella, secondo cui “il dibattito sul sistema elettorale dei componenti del Consiglio superiore deve ormai concludersi con una riforma che sappia sradicare accordi e prassi elusive di norme che, poste a tutela della competizione elettorale, sono state talvolta utilizzate per aggirare le finalità della legge”. “È indispensabile, quindi, che la riforma venga al più presto realizzata, tenendo conto dell’appuntamento ineludibile del prossimo rinnovo del Consiglio superiore”, il monito del presidente: “Non si può accettare il rischio di doverne indire le elezioni con vecchie regole e con sistemi ritenuti da ogni parte come insostenibili”.

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