Cile: sarà ballottaggio tra l’estrema destra di Kast e la sinistra di Boric

L’esito è quello atteso dai sondaggi, ma l’impressione è ugualmente grande. José Antonio Kast, esponente dell’estrema destra e in gioventù estimatore di Pinochet, e Gabriel Boric, 35 anni, ex leader studentesco alla guida di una coalizione di sinistra che comprende il Partito comunista, si contenderanno la presidenza del Cile nel ballottaggio del prossimo 19 dicembre. Quando lo scrutinio ha superato l’80% delle schede, Kast è attestato al 27,9%, contro il 25,7% di Boric. Il tutto di fronte a un’affluenza del 45,4%. Considerando che anche il terzo classificato, l’economista Franco Parisi (13%) si può considerare un outsider, emerge la forte sconfitta dei partiti che hanno governato il Paese negli ultimi decenni, dopo la dittatura di Pinochet. Il candidato del centrodestra liberale moderato, Sebastian Sichel, si è fermato al 12,5%; Yasna Provoste, alla guida di un cartello di centrosinistra, ha raccolto poco più dell’11% dei consensi.
Il ballottaggio, tra le due ali estreme degli schieramenti, sarà dunque caratterizzato da grande equilibrio, in un clima di tensione sociale. Certamente, il voto sconvolge gli equilibri emersi solo qualche mese fa in occasione dell’elezione dell’Assemblea Costituente.

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