Svezia: Chiesa cattolica, raccolta firme per alleviare le restrizioni alle messe. Si chiedono limitazioni ragionevoli

La Chiesa cattolica in Svezia si mobilita e raccoglie firme per chiedere al governo di alleviare le restrizioni per le chiese perché siano più “in linea” con quelle previste per le altre attività. “Noi cristiani abbiamo sopportato un pesante fardello durante lo scorso anno, non solo perché alle chiese sono state imposte restrizioni molto più severe rispetto a molte altre parti della società, ma perché sono di fatto state vietate le celebrazioni sia a Pasqua che a Natale, le due più grandi festività del cristianesimo”, si legge nel testo che presenta la mozione. Ora le regole introdotte dal governo il 10 gennaio prevedono che nelle chiese possano assistere a una celebrazione un massimo di 8 persone (prima di quella data il limite era di 50 persone): ma “la capacità totale varia notevolmente tra la cattedrale di Uppsala e la cappella del Cuore di Gesù a Sörforsa”, argomenta il testo. Se è vero che “il principio dichiarato dal governo e dall’autorità sanitaria pubblica durante la crisi è stato quello di non imporre restrizioni più severe del necessario”, si chiede che il governo “allevi quanto prima le restrizioni sulle celebrazioni, introducendo invece un limite rispetto ai metri quadrati, come si applica a negozi, palestre” o almeno ritorni al limite dei 50 fedeli. La petizione è stata lanciata da Alexander Kegel, organista nella parrocchia cattolica di St.Lars a Uppsala, è sostenuta dalla diocesi e dalle riviste cattoliche e ha finora raccolto quasi 2.000 firme.

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