Pasqua 2020: don Cornioli (Giordania), “trasformiamo le nostre case in piccole cappelle pronte per accogliere il mistero Pasquale”

“Questa volta facciamoci bastare quell’unico abbraccio che nemmeno questo maledetto e diabolico virus ci potrà mai togliere e di cui siamo sicuri al 100% che è un abbraccio pieno di Amore e di tenerezza : l’abbraccio che Gesù ci dona dalla croce!”. È l’augurio di Pasqua, che arriva da Amman, in Giordania, di don Mario Cornioli e dell’associazione Habibi-Oltre il muro con l’esortazione “facciamo diventare le nostre abitazioni in piccole cappelle pronte per accogliere il mistero Pasquale che ci apprestiamo a vivere”. Il Coronavirus sta colpendo anche la Giordania che ha imposto forti misure restrittive, obbligando i giordani a restare a casa. Ecco allora che “abuna Mario” invita a realizzare “un piccolo angolo di preghiera per vivere al meglio questi giorni preparandolo, come ci ha chiesto Papa Francesco con un Crocifisso e un Vangelo. Sarà il nostro piccolo santuario da dove vivremo insieme a Gesù la sua Pasqua”. “Nelle nostre famiglie, nelle nostre città, nei nostri paesi, nel nostro povero mondo la pandemia ha portato tantissima passione e purtroppo tanta morte, ha spazzato via le nostre certezze e le nostre sicurezze. Quello che stiamo vivendo – scrive don Cornioli – sembra un troppo lungo venerdì e sabato santo e questo ci rende impauriti e smarriti. La domenica di Pasqua sembra ancora lontana, ma non possiamo lasciarci andare, non possiamo darla vinta al maligno che ci vuole rubare la gioia della Risurrezione e della Vita, non possiamo andare via tristi come i discepoli sotto la croce. Possiamo e dobbiamo aver fede e soprattutto la pazienza delle donne di aspettare davanti a quel sepolcro per vedere la pietra rotolare via e la vita vincere la morte. Dobbiamo continuare ad avere fede: il Signore verrà a visitarci anche a porte chiuse! Dobbiamo farci trovare però nei nostri Cenacoli. Dobbiamo stare in casa e sicuramente poi ci accadrà come ai discepoli : la Pentecoste con il dono potente dello Spirito Santo riaprirà le porte del Cenacolo ed i discepoli da uomini paurosi e smarriti furono trasformati in uomini coraggiosi e senza paura ed uscirono dal Cenacolo testimoniando la buona notizia e donarono la loro vita per costruire un nuovo mondo, un mondo migliore di quello che avevano lasciato alle loro spalle. Che ci possa accadere la stessa bellissima cosa”.
Nata nel 2013, l’ Associazione Habibi promuove e favorisce iniziative di solidarietà sociale in tutti i campi inerenti allo sviluppo e alla difesa della persona, con particolare attenzione alla tutela dei minori. Dopo un primo periodo in Palestina, in particolare a Betlemme, dove l’Associazione sostiene tuttora ragazzi con disabilità fisiche e mentali, dal 2016 Habibi Valtiberina (Hava) lavora anche in Giordania per sostenere le famiglie irachene, scappate dalle persecuzioni dell’Isis, e la popolazione locale più vulnerabile.

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