Pasqua 2020: Capi delle Chiese di Gerusalemme, “la Resurrezione esorta al rinnovamento e a intraprendere una via per il futuro”

“Come persone di fede e di buona volontà abbiamo la responsabilità di offrire consolazione a coloro che soffrono, ristabilire e guarire coloro che sono malati e assistere coloro che sono nel bisogno”. È l’impegno ribadito dai Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme nel loro Messaggio di Pasqua diffuso oggi. Nel testo i leader religiosi, tra i quali figurano anche mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore del Patriarcato latino, e il Custode di Terra santa, padre Francesco Patton, insieme a esponenti dei diversi riti e denominazioni cristiane, ricordano che la Resurrezione “è un momento di rinnovamento della speranza e di vittoria su tutte le forme di morte e distruzione” e pregano per “il mondo intero che vive in uno stato di paura, ansia e ambiguità di fronte alla pandemia di Covid-19”. Tante le domande che quest’anno la Quaresima, la Settimana Santa e la Pasqua pongono e che riguardano “la sofferenza, la malattia e la morte di così tante persone in tutto il mondo” che hanno imposto il blocco attuale. “Crediamo – ribadiscono i capi delle Chiese – che il nostro Dio è il Dio dei vivi e non dei morti. La Risurrezione è la nostra certezza che anche nel mezzo della morte e della sofferenza, Dio è con noi e la morte di Cristo ci dà la vittoria. La Resurrezione esorta la nostra famiglia umana al rinnovamento e a intraprendere una via per il futuro, lontano dall’oppressione, dalla discriminazione, dalla fame e dall’ingiustizia”. “La nostra missione come cristiani e come esseri umani – termina il messaggio – è sostenerci a vicenda e continuare a pregare per tutte le persone durante questa pandemia. La nostra debolezza umana è resa più forte dalla Croce di Cristo; il potere e la grazia della Resurrezione ci danno speranza, guarigione e vittoria su questa pandemia e su tutte le situazioni oscure”.

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