Notizie Sir del giorno: Papa a messa Coena Domini, coronavirus, santuari, Pasqua, Colombia, aborto farmacologico, diocesi Lanusei e Nuoro

Papa Francesco: Messa “in coena Domini”, “oggi tutti voi, fratelli sacerdoti, siete con me nell’altare”. “Lasciatevi lavare i piedi dal Signore” e “siate grandi perdonatori”

“Oggi vorrei essere vicino ai sacerdoti, a tutti i sacerdoti tutti: dal più recente ordinato fino al Papa, tutti siamo sacerdoti, i vescovi, tutti. Siamo unti, unti del Signore per fare l’Eucarestia. Unti per servire”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa “nella cena del Signore”, che segna l’inizio del triduo pasquale, pronunciata a braccio. “Oggi non c’è la Messa crismale e spero che possiamo averla prima di Pentecoste, al contrario dobbiamo rimandarla all’anno prossimo”, ha annunciato Francesco: “Ma non posso lasciar passare il Giovedì Santo senza ricordare i sacerdoti, che offrono la vita per il Signore, i sacerdoti che sono dei servitori”. “In questi giorni ne sono morti più di 60 qui in Italia”, il riferimento alla pandemia di Covid-19: “Nell’attenzione dei malati, negli ospedali. Con i medici, con gli infermieri sono i santi della porta accanto, sacerdoti che sapendolo hanno dato la vita”. Francesco poi ha menzionato “i sacerdoti che vanno lontano per portare il Vangelo e muoiono lì”, i “parroci di campagna che sono parroci di quattro, cinque, sette paesini e vanno dall’uno all’altro, conoscono la gente”. E ha lodato “la vicinanza sacerdotale: bravi sacerdoti! Oggi li ricordo nel mio cuore e sull’altare”. Infine, un pensiero ai “sacerdoti calunniati, che non possono andare per strada perché dicono cose brutte”. “Oggi tutti voi, fratelli sacerdoti, siete con me nell’altare, voi consacrati”, ha assicurato Francesco: “Soltanto vi dico una cosa: non siate testardi come Pietro, lasciatevi lavare i piedi. E così, con questa coscienza della necessità di essere lavati, siate grandi perdonatori”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Protezione civile, “attualmente positive 96.877 persone. Da inizio epidemia 18.279 deceduti e 28.470 guariti”

“Attualmente sono positive in Italia 96.877 persone, 1.615 pazienti in più rispetto a ieri. Di questi 3.605 sono in terapia intensiva, diminuiti rispetto a ieri di 88; 28.399 sono ricoverati con sintomi, diminuiti di 86 rispetto a ieri; la maggior parte dei pazienti affetti da coronavirus sono pazienti senza o con lievi sintomi in isolamento domiciliare: sono 64.877, il 67% del totale. Nel solo mese di aprile quest’ultimo dato è cresciuto di 8 punti percentuali: cresce il numero in isolamenteo domiciliare e diminuisce quello delle persone ricoverate”, ha affermato Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile, nella consueta conferenza stampa in cui ha snocciolato i dati delle ultime 24 ore. “Oggi registriamo 610 nuovi deceduti”, per un totale di 18.279. “I guariti sono 28.470, 1.979 in più rispetto a ieri. Dunque, le nuove persone contagiate sono 4.204 che portano a 143.626 i casi totali comprensivi di positivi, guariti e deceduti”. (clicca qui)
“Nel numero ancora importante dei decessi che pure oggi si sono registrati, ci sono dieci regioni, principalmente al Centro Sud e nella provincia autonoma di Bolzano, in cui il numero è inferiore alle 10 unità: questo è un successo importante dovuto alle misure di restrizione oltre alle capacità del sistema sanitario nazionale di aver fatto fronte a un’emergrenza come questa”, ha evidenziato, nel corso della stessa conferenza stampa, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, che ha concluso con un appello alla responsabilità in vista di Pasqua e Pasquetta: “Rispettate rigorosamente le regole”. (clicca qui)

Comece: nasce SanctuaryStreaming.eu, in rete santuari e chiese d’Europa. Le dirette del Triduo pasquale da 17 Paesi

Una piattaforma on line per “raggiungere” i principali santuari d’Europa. Oggi, all’inizio del Triduo pasquale, quando chiese e santuari avrebbero aperto le porte a milioni di fedeli in tutto il continente, la Comece, Commissione degli episcopati dell’Unione europea, ha inaugurato SanctuaryStreaming.eu. “Nel contesto dell’attuale pandemia di Covid-19 e nell’impossibilità per molti di partecipare fisicamente alle celebrazioni e ai momenti di preghiera della Chiesa, a pochi giorni dalla Pasqua, la piattaforma on line offre servizi in streaming da santuari e chiese cattoliche in Europa”, spiegano al Sir da Square de Meeûs, sede della Comece a Bruxelles. Da Lourdes a Praga, da Pompei a Oropa, passando per santuari presenti in Polonia e Spagna, Svizzera e Portogallo, Irlanda o Belgio, il “pellegrino virtuale” è accompagnato (anche grazie a una breve scheda introduttiva) a conoscere origine, storia, valore artistico e spirituale di ogni tempio, potendo inoltre – e questa è forse la parte più attesa e rilevante – assistere in diretta alle funzioni religiose. (clicca qui)

Pasqua 2020: Capi delle Chiese di Gerusalemme, “la Resurrezione esorta al rinnovamento e a intraprendere una via per il futuro”

“Come persone di fede e di buona volontà abbiamo la responsabilità di offrire consolazione a coloro che soffrono, ristabilire e guarire coloro che sono malati e assistere coloro che sono nel bisogno”. È l’impegno ribadito dai Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme nel loro Messaggio di Pasqua diffuso oggi. Nel testo i leader religiosi, tra i quali figurano anche mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore del Patriarcato latino, e il Custode di Terra santa, padre Francesco Patton, insieme a esponenti dei diversi riti e denominazioni cristiane, ricordano che la Resurrezione “è un momento di rinnovamento della speranza e di vittoria su tutte le forme di morte e distruzione” e pregano per “il mondo intero che vive in uno stato di paura, ansia e ambiguità di fronte alla pandemia di Covid-19”. “La Resurrezione – aggiungono – esorta la nostra famiglia umana al rinnovamento e a intraprendere una via per il futuro, lontano dall’oppressione, dalla discriminazione, dalla fame e dall’ingiustizia”(clicca qui)

Colombia: oggi Giornata nazionale delle vittime del conflitto. Mons. Henao (Pastorale sociale), “la Chiesa è e resterà al loro fianco”

Si è celebra oggi, 9 aprile, in Colombia, la Giornata nazionale delle vittime del conflitto che ha insanguinato il Paese per 53 anni e ancora parzialmente continua a insanguinarlo anche dopo l’accordo di pace con le Farc. In occasione della Giornata, mons. Héctor Fabio Henao, direttore del Segretariato per la Pastorale sociale Caritas della Chiesa colombiana, ma anche presidente del Consiglio nazionale della pace, della riconciliazione e della convivenza, in un video fatto pervenire al Sir, afferma che la Pastorale sociale della Chiesa colombiana, “in questa Giornata nazionale della memoria e solidarietà, il suo totale appoggio alle vittime nella ricerca della soddisfazione dei loro diritti, nella riparazione integrale, protezione e garanzia di non ripetizione di quanto accaduto”. “La Chiesa colombiana – conclude mons. Henao – continuerà a stare al fianco delle vittime, accompagnandole nel cammino verso la pace e la riconciliazione”. (clicca qui)

Aborto farmacologico: Noia (Università Cattolica), “una proposta che va contro la salute delle donne”. Da Scienza & Vita “un doloroso e convinto dissenso”

“È una proposta che va assolutamente contro la salute delle donne”. Risponde così Giuseppe Noia, docente di Medicina dell’età prenatale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e responsabile dell’Hospice perinatale del Policlinico Gemelli, all’appello lanciato ieri dai ginecologi italiani di fare maggiormente ricorso, in caso di necessità, all’aborto farmacologico durante l’emergenza coronavirus. “È un’affermazione – sostiene il medico – che non tiene conto in nessun modo di quanto la letteratura internazionale dice e conferma ormai da anni su questo punto: e cioè che l’aborto farmacologico risulta dieci volte più pericoloso di quello chirurgico”. (clicca qui)
“Un doloroso e convinto dissenso” è stato espresso da Scienza & Vita, dopo la pubblicazione dell’appello per sollecitare la modifica urgente delle procedure di effettuazione dell’aborto chimico. Secondo l’associazione, l’aborto “è e resta un atto ingiusto e banalizzarlo non aiuta a comprenderne la profonda e dirompente azione disgregatrice del tessuto sociale e umano. Appare francamente crudele sottovalutare, in questo momento drammatico, le possibili conseguenze cliniche e psicologiche, facilitando proprio quello stato di abbandono delle donne vittime di violenza che si nominano come più bisognose di questa ‘innovazione’”. (clicca qui)

Papa Francesco: nomina mons. Mura vescovo di Lanusei e la unisce alla diocesi di Nuoro

Il Papa ha nominato vescovo della diocesi di Lanusei mons. Antonello Mura, vescovo di Nuoro ed amministratore apostolico di Lanusei, unendo “in persona Episcopi” le diocesi di Nuoro e di Lanusei. Ne ha dato notizia oggi la Sala Stampa della Santa Sede. Mons. Mura è nato a Bortigali, provincia di Nuoro e diocesi di Alghero-Bosa, il 28 dicembre 1952. Ha compiuto gli studi superiori all’Istituto tecnico per geometri di Macomer, frequentando poi l’Università per due anni prima di entrare in Seminario nel 1974. Inviato a Roma, ha conseguito il baccalaureato in Filosofia e in Teologia all’Università Pontificia Salesiana, la licenza in Teologia dogmatica alla Facoltà Teologica della Sardegna e la laurea in Pedagogia, e poi in Filosofia, all’Università Statale di Sassari. È stato ordinato sacerdote il 1° agosto 1979, per la diocesi di Alghero-Bosa. Eletto vescovo di Lanusei il 31 gennaio 2014, è stato consacrato il 25 marzo successivo. Dal 14 gennaio 2020 è presidente della Conferenza episcopale sarda. (clicca qui)

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