Coronavirus Covid-19: Commissione Ue, “garantire ai cittadini europei l’accesso ai farmaci essenziali durante l’emergenza”

foto SIR/Marco Calvarese

La Commissione chiede agli Stati membri di “garantire ai cittadini europei l’accesso ai farmaci essenziali durante l’emergenza coronavirus”. La pandemia, chiarisce un comunicato emesso a Bruxelles, “ha rivelato notevoli criticità nel garantire la fornitura di farmaci essenziali e necessari, evidenziando l’impatto che una simile emergenza può avere sulle catene di approvvigionamento di farmaci nell’Ue”. Gli orientamenti della Commissione “si concentrano su fornitura, distribuzione e uso razionali di farmaci vitali per la cura dei pazienti colpiti da coronavirus, nonché sul rischio di carenza di farmaci a causa della pandemia”. Le azioni proposte “dovrebbero consentire un approccio maggiormente coordinato in tutta l’Unione, preservando l’integrità del mercato unico e proteggendo nel contempo la salute pubblica”. Stella Kyriakides, commissaria responsabile per la salute, ha dichiarato: “questa emergenza sanitaria senza precedenti sta mettendo a dura prova i nostri sistemi sanitari; le scorte di farmaci essenziali in molti ospedali europei sono a rischio di carenza. Non possiamo permetterci carenze di farmaci vitali in un momento così critico”. Da qui la proposta di “azioni concrete per prevenire in modo proattivo le carenze e garantire che i nostri ospedali dispongano dei farmaci essenziali che sono necessari per salvare vite umane”.
Gli orientamenti della Commissione sull’uso razionale dei farmaci sottolineano la necessità per le autorità nazionali di: “dimostrare solidarietà eliminando i divieti e le restrizioni relativi all’esportazione, garantendo la disponibilità di farmaci essenziali negli ospedali e nelle farmacie ed evitando la costituzione di scorte a livello nazionale”; “garantire l’approvvigionamento aumentando e riorganizzando la produzione attraverso il monitoraggio delle scorte e delle capacità di produzione”; “promuovere l’uso ottimale dei farmaci negli ospedali, adattando i protocolli ospedalieri esistenti o definendo nuovi protocolli”; “ottimizzare le vendite nelle farmacie al fine di evitare gli acquisti in quantità massicce attraverso l’introduzione di restrizioni sulle vendite di farmaci a rischio di carenza”.

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