Dalla Cei 200 milioni per la ripresa: mons. Russo ad Avvenire, “intervento straordinario e capillare”

“I nostri volontari sul territorio, in primo luogo le Caritas diocesane e parrocchiali, ci segnalano che sta aumentando dal 20 al 50 per cento la presenza di persone che si rivolgono alle mense e alle altre reti di aiuto. Le situazioni di indigenza si stanno moltiplicando”. Lo dice il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, nell’intervista ad Avvenire sullo stanziamento di 200 milioni di fondi dell’8xmille, deciso ieri dalla Conferenza episcopale italiana come ulteriore contributo nell’emergenza coronavirus. Un intervento “straordinario non solo per l’entità – spiega -, ma perché straordinaria è la situazione che stiamo vivendo. E capillare in quanto le risorse saranno impiegate sul territorio dalle singole diocesi, in modo da raggiungere le situazioni di più effettivo bisogno”. La consapevolezza del vescovo è che “a queste realtà bisognerà far fronte per diversi mesi e perciò vanno sostenuti coloro che conoscono le situazioni e possono farsi prossimi”. “La capillarità dell’intervento sarà importante proprio per distribuire nella maniera più efficace possibile gli aiuti”, spiega mons. Russo. A beneficiarne anche gli enti ecclesiastici, perché “le difficoltà economiche toccano anche tante parrocchie che si trovano a far fronte come sempre alle spese ordinarie e straordinarie, senza poter contare sulle normali entrate”. “Il bilancio delle parrocchie è fatto principalmente di offerte – ricorda mons. Russo -. Aiutiamo, dunque, gli enti ecclesiastici, perché continuino ad aiutare”.

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