Scarp de’ tenis: nel nuovo numero un Natale “diverso” da tutti gli altri, specialmente per i più piccoli e i poveri

Segnato dal coronavirus e dalla pandemia, “il Natale sarà diverso da quello che tradizionalmente siamo abituati a celebrare. Un Natale differente per tutti, ma particolarmente per i più piccoli e per chi sta soffrendo”. Un viaggio tra chi resiste e storie di ripartenze: la proposta viene da Scarp de’ tenis, rivista di strada, che esce domani in cartaceo, ma il nuovo numero (dicembre-gennaio) è già in vendita in digitale su www.social-shop.it. Un numero speciale, “firmato” per l’occasione da Carlo Verdelli: l’ex direttore di Repubblica, Sette, Vanity Fair e Gazzetta ha accettato infatti l’invito della redazione di Scarp a essere il “direttore per un numero”. Autore d’eccezione anche per la copertina: l’illustrazione è infatti di Mauro Biani. Nel numero appaiono come di consueto servizi su un’Italia spesso non raccontata. “Il secondo lockdown e la persistenza della pandemia hanno messo in ginocchio tanti lavoratori del sommerso – spiegano dalla redazione di Milano – ma anche molte imprese legate ai servizi, alla ristorazione e al turismo. Ma c’è chi non si è arreso, riconvertendo con successo l’attività di famiglia in base alle nuove esigenze di mercato, o chi è riuscito a realizzare un sogno imprenditoriale”.
Nel numero di Natale una lunga intervista all’arcivescovo di Milano Mario Delpini. “Una traversata nel deserto”: a questo Delpini paragona l’emergenza Covid e le sue conseguenze. Un dialogo in cui l’arcivescovo invita a non perdere la speranza e cedere all’individualismo ma anche a ripensare i modelli economici perché “se invece del capitalismo, che ha come scopo prioritario e indiscutibile il profitto, si realizzano delle forme di mutualità, di cooperativismo, forse si raggiungerebbero forme di lavoro più dignitose”. E ancora la vicenda di Yousseuf, giovane belga di origine marocchina, rimasto orfano, si è trasferito in Thailandia per seguire il Muay thai, la boxe thailandese. Diventato campione del mondo, è tornato nella capitale belga per insegnare ai ragazzi difficili e offrire alternative alla strada. E poi, il dialogo con Alessandra Dolci, capo della Dda di Milano e un altro ancora con lo scrittore Alessandro D’Avenia. Infine, le rubriche degli editorialisti: Schiavi, Colaprico, Terruzzi, Stancanelli, Corlazzoli, Lambruschi, Brivio.
Scarp de’ tenis è il mensile della strada promosso da Caritas Ambrosiana e Caritas Italiana: è diretto da Stefano Lampertico ed è il più diffuso streetmagazine italiano. Esce ininterrottamente, ogni mese, dal febbraio del 1996 ed è arrivato al numero 246 della sua storia ventennale. Da più di vent’anni Scarp viene venduto in strada e davanti alle parrocchie di dodici città italiane. Il cuore è a Milano, ma Scarp è anche a Napoli, Torino, Vicenza, Venezia, Firenze, Rimini, Verona, Napoli, Genova, Como, Varese, Cremona. Viene diffuso in 20mila copie ogni mese e dà lavoro a più di 150 persone in tutta Italia: persone con difficoltà, gravi emarginati, disoccupati, persone che vogliono integrare i redditi minimi.

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