Vademecum ecumenico: Santa Sede, “il vescovo può concedere l’uso di una chiesa ad altre comunità cristiane”

“Qualora ritenga che non sussista il rischio di provocare scandalo o confusione tra i fedeli, il vescovo diocesano potrà concedere l’uso di una chiesa ad altre comunità cristiane. Un particolare discernimento è richiesto nel caso in cui sia implicata la cattedrale diocesana”. Lo riporta il documento del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani “Il Vescovo e l’unità dei cristiani: Vademecum ecumenico”, diffuso oggi dalla Santa Sede, a firma del cardinale presidente Kurt Cardinal Koch. “In numerose parti del mondo e in molti modi – ricorda il vademecum -, i ministri cristiani di diverse tradizioni lavorano insieme per garantire la cura pastorale negli ospedali, nelle prigioni, nelle forze armate, nelle università e in altre cappellanie. In molte di queste situazioni, le cappelle e altri spazi sono condivisi per assicurare il ministero ai fedeli di diverse comunità cristiane”. Citando il Direttorio ecumenico, inoltre, il documento del Pontificio Consiglio evidenzia la possibilità che “una diocesi cattolica venga in aiuto di un’altra comunità priva di un proprio luogo di culto o di oggetti liturgici necessari a celebrare degnamente le proprie funzioni”. Analogamente, vengono ricordati “numerosi contesti” in cui sono le comunità cattoliche a ricevere una simile ospitalità da parte di altre comunità cristiane. “Questa condivisione di risorse può alimentare la fiducia e approfondire la comprensione reciproca tra i cristiani”.

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