Manovra: Arci e Acli, “Governo e Parlamento rivedano la legge 108, a rischio molti circoli”

“Il mondo delle associazioni di promozione sociale è allo stremo: molti circoli sono chiusi, tanti non sanno se avranno la forza di riaprire una volta passata l’emergenza pandemica, lavoratori e volontari sono rimasti senza la possibilità di attivarsi per la comunità e tantissime socie e soci sono privi dei loro spazi di socialità, solidarietà e partecipazione. Non possiamo accettare tutto questo senza far sentire, ancora una volta, in tutti i modi che ci sono concessi, la nostra voce: noi vogliamo esserci, vogliamo continuare ad essere riferimenti di inclusione e di solidarietà per tutto il Paese”. Questo l’appello condiviso da Acli e Arci che domani, sabato 5 dicembre, con l’evento “Mettiamo il futuro in circolo. Le voci dal territorio” vogliono richiamare l’attenzione del Governo e di tutto il Parlamento che sta discutendo in queste ore la Legge di Bilancio 2021.
“Le associazioni del Terzo settore hanno dimostrato di essere un collante fondamentale, soprattutto in un momento di estrema difficoltà come quello che stiamo attraversando, e dovrebbero essere aiutate a non chiudere”, hanno dichiarato, in una nota congiunta, la presidente nazionale dell’Arci, Francesca Chiavacci, e il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini. “Chiediamo al Governo e a tutto il Parlamento – proseguono – di rivedere la legge 108 che ci assoggetta di fatto al regime delle Partita Iva, una norma incomprensibile che non tiene in alcun conto il valore di tutto il mondo del Terzo settore che rischia di ricevere un duro colpo con conseguenze profonde per la tenuta sociale dell’Italia”.
Domani 5 dicembre, a partire dalle 12, Chiavacci Rossini, in collegamento web e in diretta sulle pagine Facebook di Arci nazionale e Acli nazionale, rilanceranno il loro appello e daranno voce ai volontari dei circoli.

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