Vaticano e riforme finanziarie: p. Lombardi, “in una realtà sempre più complessa operare con trasparenza e onestà a servizio della missione della Chiesa”

Alcune decisioni recenti del Santo Padre “hanno risollevato ancora una volta interrogativi e discussioni sulle risorse economiche a disposizione delle istituzioni vaticane e sulla loro corretta amministrazione al servizio delle finalità della Chiesa”. Esordisce così p. Federico Lombardi nell’articolo intitolato “Missione della Chiesa e corretta amministrazione economica”, pubblicato nel quaderno 4.091 de “La Civiltà Cattolica” in uscita sabato e anticipato al Sir. Per comprenderne meglio il significato p. Lombardi invita a leggerle alla luce della storia, e per questo ripercorre sinteticamente la storia dal pontificato di Pio XI; delinea gli impegni assunti oggi a livello internazionale nella lotta contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo e sottolinea la finalità di servizio della missione della Chiesa.
Il “Vaticano”, osserva, “sia come piccolo Stato, sia come Santa Sede (cioè centro e governo della Chiesa nel mondo), sta affrontando la difficile sfida di operare nel campo economico e finanziario nel contesto della realtà sempre più complessa – e diciamo pure anche più insidiosa – del mondo moderno globalizzato”. Ciò impone “non soltanto il rinnovamento dell’organizzazione generale e delle tecniche amministrative”, ma anche “lo sviluppo di sistemi complessi di controllo”. “Anche se a volte questi possono apparire eccessivi per la ‘piccola’ realtà vaticana – conclude Lombardi – bisogna continuare a impegnarsi perché essa possa dare, nella misura maggiore possibile, testimonianza di sobrietà e di saggezza, di trasparenza e onestà nell’uso delle risorse economiche e finanziarie per la sua grande missione spirituale”.

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