Comunicazione: Signis, Sierra Leone, Mali, Nigeria, Kenya, Etiopia e Togo vincono la Call for Project Ideas 2020/2021

Sierra Leone, Mali, Nigeria, Kenya, Etiopia e Togo sono tra i Paesi vincitori della Call for Project Ideas 2020/2021 promossa da Signis Services Rome, in collaborazione con Vatican News/Vatican Radio, Pontificia Università Salesiana e Net-One. Sei idee di progetto selezionate tra le 31 ricevute da Africa, Asia, America Latina e Pacifico: primo passo di un viaggio progettuale che si concluderà con la realizzazione di nuovi centri di comunicazione all’Università di Makeni (Sierra Leone) e alla Veritas University di Abuja (Nigeria), di un’emittente televisiva a Bamako (Mali) e di centri di comunicazione nelle diocesi di Ngong (Kenya), Atakpamé (Togo) e nell’eparchia di Bahir Dar-Dessiè in Etiopia, al confine con la regione del Tigrè. “La Sierra Leone si sta gradualmente riprendendo dopo un decennio di conflitto civile e sta rispondendo alla pandemia da Covid-19 con le lezioni apprese dalla crisi di Ebola che ha colpito il Paese alcuni anni fa”, dichiara Shaza Dous, Grants, manager della diocesi di Makeni. “Il dipartimento di comunicazione ospiterà le strutture multimediali con l’obiettivo di preparare gli studenti al consolidamento democratico, ricostruendo la coesione nazionale”. La società e la Chiesa kenyota si trovano di fronte a una polarizzazione dopo la pubblicazione del rapporto Building Bridges Initiative per le riforme costituzionali, in un momento dove l’emergenza da Covid desta forti preoccupazioni: “Il sogno di stabilire un centro di apprendimento e comunicazione presso la diocesi di Ngong – a sud-ovest di Nairobi – è fondamentale per affrontare questioni di fondo come la gestione dei conflitti e per creare modi innovativi per combattere la disoccupazione giovanile”, spiega Daniel Kipngetich, responsabile comunicazione della diocesi. “È grande la nostra gioia nell’apprendere che la nostra idea di progetto è stata accettata. Tutta la nostra gratitudine a Dio. La giovane popolazione togolese deve confrontarsi con i pericoli legati all’ignoranza dei propri valori culturali. Il centro di comunicazione vuole rispondere investendo in uno sviluppo più integrale e in una evangelizzazione più inclusiva”, scrive padre Hubert Koffi Dadale, incaricato della comunicazione nella diocesi di Atakpamé.

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