Patris Corde: mons. Alfano (Sorrento), “c’è stretto rapporto tra Sa Giuseppe e i tanti che in questi mesi difficili si stanno spendendo per il bene di tutti”

“È stata proprio una graditissima sorpresa: un Anno speciale, dedicato a San Giuseppe! Papa Francesco ci sta aiutando a vivere questo tempo di prova con fiducia, perché impariamo tutti a reagire positivamente dinanzi alle numerose sfide che la pandemia ci mette dinanzi”. Lo dice mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, a proposito dell’Anno di San Giuseppe, indetto da Papa Francesco per celebrare il 150° anniversario della proclamazione di San Giuseppe a patrono della Chiesa universale.
“Tante cose colpiscono nella lettera del Papa – aggiunge il presule, facendo riferimento alla lettera apostolica Patris Corde del Santo Padre -, ma ciò che maggiormente ha attirato la mia attenzione è il rapporto stretto che viene subito evidenziato tra colui che è stato chiamato a vivere da ‘padre nell’ombra’, Giuseppe lo sposo di Maria, e i tanti uomini e donne che in questi mesi difficili si stanno spendendo, notte e giorno, per il bene di tutti. Vengono citati dal Papa uno per uno, quasi mostrandoci i volti di tutti quelli che offrono il loro servizio con generosità e passione, diventando protagonisti di una storia che dovrà loro essere grata per sempre: medici, infermiere e infermieri, addetti ai supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri”.
Mons. Alfano conclude: “Abbiamo anche noi, come San Giuseppe, dei ‘beni preziosi’ che ci sono stati affidati e che dobbiamo custodire con coraggio creativo, se vogliamo uscire da questa tremenda vicenda rinnovati nel cuore e nella responsabilità: il Bambino e sua Madre”.

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