Terra Santa: Gerusalemme, la Commemorazione dei defunti nel segno della pandemia

Messa e tradizionale visita ai tre cimiteri del Monte Sion: quello dei frati, degli stranieri e, infine, quello dei parrocchiani. Si è svolta così, ieri, nella parrocchia latina di San Salvatore a Gerusalemme, la commemorazione dei defunti. Al mattino una messa in memoria dei frati defunti e seguire la celebrazione parrocchiale presieduta da padre Amjad Sabbara, parroco di San Salvatore, e concelebrata dal Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton e dal guardiano di San Salvatore, padre Marcelo Cichinelli, alla presenza dei frati francescani dello stesso convento e di pochi cristiani locali che hanno potuto prendervi parte. Dopo la liturgia, secondo quanto riferisce la Custodia di Terra Santa, un piccolo gruppo di frati francescani ha compiuto la tradizionale breve processione verso i tre cimiteri del Monte Sion. In ognuno di questi si è tenuto un momento di preghiera seguito dalla benedizione delle tombe. Non sono mancati riferimenti alla pandemia: “La paura di questa realtà facilita un ritorno al Signore”, ha spiegato padre Sabbara. “Tramite la paura, sta entrando la riscoperta del senso pieno della vita, che apre alla speranza. Non è facile, specialmente per quelle famiglie che hanno perso componenti a causa del coronavirus”.

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