Coronavirus Covid-19: Cnb, “anche nell’emergenza pandemica rispettare criteri scientifici, etici e giuridici della sperimentazione clinica”

Anche nel contesto dell’emergenza pandemica, “siano rispettati i criteri scientifici, etici e giuridici generali della sperimentazione clinica”. Lo ribadisce il Comitato nazionale di bioetica (Cnb) nel parere “La sperimentazione biomedica per la ricerca di nuovi trattamenti terapeutici nell’ambito della pandemia Covid-19: aspetti etici”, approvato all’unanimità  e pubblicato oggi. Nel suo terzo parere in materia di Covid-19, il Comitato si sofferma in particolare su alcuni punti. Anzitutto il rispetto del criterio di giustizia nella allocazione delle risorse a diversi livelli (prevenzione, diagnosi e cura) dei pazienti Covid-19, senza trascurare le ricerche su altre patologie e il rispetto degli standard di qualità e validità, come per ogni ricerca scientifica; il potenziamento della ricerca traslazionale al fine di accelerare il passaggio dal laboratorio al letto del malato dei risultati terapeutici; la rilevanza “nell’uso off-label di farmaci (ossia di farmaci fuori dalla indicazione originaria) e nelle cure compassionevoli (ossia di farmaci non ancora validati, per malati incurabili senza alternative terapeutiche)”.
E ancora: l’inclusione nella sperimentazione di tutti i soggetti, senza alcuna esclusione, in quanto “l’esclusione di persone particolarmente vulnerabili dalla sperimentazione è contraria al principio di giustizia”; le trasformazioni del consenso informato per la partecipazione ad una sperimentazione nel contesto emergenziale della pandemia (ad esempio consenso digitale, consenso orale con testimone, consenso differito ecc.), e l’importanza di “una trasparente comunicazione al paziente, con attenzione anche alle condizioni emotive e di vulnerabilità”.
Altri punti oggetto di riflessione: l’importanza della ricerca sui campioni biologici e sui dati e l’importanza della donazione dei campioni alla ricerca, con adeguata tutela della privacy; la rilevanza e il ruolo della revisione etica da parte dei comitati etici, con particolare riferimento all’esperienza italiana che vede coinvolti l’Aifa e il  Comitato etico unico nazionale per le sperimentazioni su Covid-19; la collaborazione ed il coordinamento internazionale sul piano della ricerca pubblica, per la salute come “bene globale comune”.

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