Perù: il presidente Vizcarra dovrà affrontare un’altra richiesta di impeachment dal Parlamento

Il presidente del Perù Martín Vizcarra dovrà affrontare la prossima settimana un nuovo voto del Parlamento in merito alla sua destituzione per “incapacità morale”, a meno di due mesi di distanza da un’analoga mozione, che era stata respinta a maggioranza. Lo ha deciso ieri a maggioranza il Congresso con 60 voti a favore, 40 contro e 18 astensioni.
Il capo dello Stato dovrà presentarsi di fronte all’aula personalmente, o attraverso un suo avvocato, lunedì prossimo 9 novembre. Se due mesi fa Vizcarra era stato accusato di favoritismo nei confronti di un cantante, quando era ministro della Cultura, stavolta i motivi della richiesta di destituzione sono legati a ipotetici fatti di corruzione su opere pubbliche che risalgono a quando il capo dello Stato era stato governatore regionale del Moquega. Un’appendice, in pratica, dello scandalo continentale Odebrecht, che ha coinvolto gran parte del mondo politico peruviano e tutti gli ex presidenti della Repubblica degli ultimi decenni, compreso Pedro Paolo Kuczynski, eletto nel 2016 e poi costretto alle dimissioni. È stato proprio Vizcarra, eletto come vicepresidente, a prendere il suo posto nel 2018. Le elezioni presidenziali sono previste in Perù il prossimo anno.

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