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Scuola: Consiglio d’Europa, “risposta dell’istruzione alla pandemia Covid-19”. “Ascoltare famiglie e società civile”

“È particolarmente importante e difficile salvaguardare la democrazia in tempi di crisi. Riaffermiamo l’importanza dell’istruzione per lo sviluppo di una cultura della democrazia”. È un passaggio della “Dichiarazione politica” riguardo la “risposta dell’istruzione alla pandemia Covid 19”, approvata oggi dai ministri dell’istruzione degli Stati che hanno aderito alla Convenzione culturale europea, in una riunione online organizzata dalla presidenza greca del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. La dichiarazione mette in luce una serie di temi delicati a partire dalla “risposta dell’istruzione alla pandemia”, nella consapevolezza che “in tempi di crisi è particolarmente importante e difficile garantire il diritto all’istruzione”. Bisogna “apprendere la lezione” e quindi “integrare gli insegnamenti” tratti da questo periodo “nella formazione iniziale e continua dei nostri insegnanti, tenendo conto della voce dei genitori e delle famiglie, nonché della società civile”. Si dovrà preparare una risposta che comprenda “approcci scolastici, istituzionali e di sistema”: infatti, se gli insegnanti hanno un “ruolo cruciale”, a dare un importante contributo sono anche i “fornitori privati”, come ad esempio la comunità imprenditoriale che sviluppa piattaforme di insegnamento e apprendimento online. A loro la richiesta di “contribuire a trasformare l’istruzione dalla modalità di crisi sperimentale in un apprendimento online stabile, rispettoso della privacy”.

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