Attentato a Nizza: mons. Marceau (vescovo), “la mia tristezza è infinita”. Chiese chiuse e sotto la protezione della polizia

“È con grande emozione che ho appena appreso della tragedia che colpisce questa mattina la comunità cristiana delle Alpi Marittime. E ancora una volta la città di Nizza”. Queste le prime parole pronunciate questa mattina dal vescovo di Nizza, mons. André Marceau, a poche ore dal terribile attacco, purtroppo ancora al grido di Allah Akbar, nei pressi della basilica di Notre-Dame, che è costato la vita di tre persone. Il pensiero del vescovo va immediatamente alla strage di Nizza avvenuta il 14 luglio 2016 quando un uomo, alla guida di un autocarro, ha volontariamente investito in velocità la folla che assisteva ai festeggiamenti pubblici in occasione della festa nazionale francese nei pressi della Promenade des Anglais. In quella occasione persero la vita 86 persone. “Mentre scrivo queste righe – si legge nel comunicato del vescovo Marceau – sembra che tre persone siano rimaste vittime di un atroce atto terroristico all’interno e intorno alle mura della basilica di Notre Dame, pochi giorni dopo il feroce omicidio del professore Samuel Paty. Solo poche settimane dopo il passaggio devastante della tempesta Alex, la mia emozione non può che essere forte dopo che questa nuova tragedia getta nel lutto la nostra diocesi. La mia tristezza è infinita come essere umano di fronte a ciò che altri esseri, chiamati umani, possono fare. In questo momento, tutte le chiese di Nizza sono chiuse fino a nuovo avviso e poste sotto la protezione della polizia. Le mie preghiere vanno alle vittime, ai loro cari, alle forze dell’ordine impegnate in prima linea, ai sacerdoti e ai fedeli feriti nella loro fede e speranza. Che lo spirito di perdono di Cristo prevalga di fronte a questi atti barbari”.

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