La città di Sulmona si prepara ad accogliere con gioia e spirito di condivisione la seconda edizione della Festa dei Popoli, un evento che celebra l’incontro tra culture e diffonde un potente messaggio di speranza. L’appuntamento è fissato per domenica 25 maggio, alle ore 16, presso il Cortile del Centro pastorale diocesano in viale Roosevelt, 10.
Questa a iniziativa è frutto della sinergia tra la diocesi di Sulmona-Valva e i suoi diversi uffici: l’Ufficio Caritas, l’Ufficio Migrantes, l’Ufficio Missionario, l’Ufficio per l’Ecumenismo e l’Ufficio Scuola.
Un ruolo fondamentale nella realizzazione di questa giornata di festa e riflessione è svolto anche dalle numerose associazioni del territorio che hanno aderito all’iniziativa: The Twitter of the Children, Sistema Accoglienza Integrazione Pacentro e Campo di Giove-Cansano, Horizon Service, Libera Sulmona, Ubuntu, Luce nel Mondo, Giovani Migranti Africani e Casa Alessia. La loro collaborazione testimonia un impegno condiviso verso l’inclusione, il dialogo interculturale e la costruzione di una comunità più unita e solidale.
Il programma dell’evento è ricco di momenti pensati per favorire l’incontro e la conoscenza reciproca. Dopo i saluti iniziali di mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, alle ore 16, seguiranno alle 17interventi che approfondiranno il tema della “Speranza di pace” da diverse angolazioni. Dalle 18, il Cortile si trasformerà in un vivace spazio di festa con musica, balli e stand che offriranno un assaggio delle tradizioni, dei sapori e dell’artigianato provenienti da diverse culture. La serata si concluderà alle 19.
Un’occasione speciale di riflessione sarà offerta dalla mostra “Limes, Storie di Migrazioni” del talentuoso fotografo Francesco Pistilli, curata con sensibilità da Horizon Service. L’esposizione invita a riflettere sul tema delle migrazioni, arricchendo ulteriormente il significato di questa giornata dedicata all’incontro e alla comprensione.
La Festa dei Popoli si conferma un appuntamento imperdibile per tutta la comunità di Sulmona e del territorio circostante, un’opportunità preziosa per celebrare la ricchezza della diversità culturale e per costruire insieme un futuro di pace e convivenza.