“Una delle prime visite di Papa Francesco fuori Roma è stata a Lampedusa, dove ha dimostrato che la cura per i rifugiati era nel cuore del suo pontificato. In un contesto sempre più ostile, in tutto il mondo, il Papa era, in modo risoluto e fermo, al fianco di chi era stato cacciato dalla propria casa, con violenza, e aveva sperimentato povertà e persecuzione”. Con queste parole, contenute in un comunicato, il “Jesuit Refugee Service UK”, il “Servizio di accoglienza dei rifugiati dei Gesuiti del Regno Unito”, ha reso omaggio all’impegno del Papa per chi deve abbandonare la propria patria per cercare rifugio all’estero e ha ricordato che Francesco ha sempre incoraggiato il lavoro fatto dai Gesuiti per i rifugiati. “L’invito di Papa Francesco a vivere la propria fede, camminando con i rifugiati, ha ispirato tantissime parrocchie, famiglie, comunità e individui in tutto il Regno Unito”, scrive il Servizio di accoglienza dei rifugiati dei Gesuiti inglesi. “Ogni giorno tante persone aiutano chi cerca rifugio qui, nel nostro Paese, chiedendo un cambiamento nelle politiche a favore dell’accoglienza, aprendo le loro case e sostenendo il lavoro delle organizzazioni che sono al servizio dei rifugiati”. Nel comunicato vengono anche citati alcuni dei messaggi più importanti di Papa Francesco, a favore di migranti e richiedenti asilo, come l’invito a considerare i rifugiati come “fratelli e sorelle da amare” e l’affermazione che “soltanto camminando insieme riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi comuni”.