“Addolorati, conserveremo nel nostro cuore e nel nostro pensiero il suo insegnamento e la sua testimonianza”. Lo dice il delegato delle Missioni cattoliche italiane in Francia, don Pasquale Avena parlando al Sir mentre si trovava, con le comunità italiane, in pellegrinaggio alla Madonna di Myans. “Un Papa venuto dall’altra parte del mondo, un figlio di emigranti – dice don Avena – che ci lascia l’insegnamento di una Chiesa in cammino, una Chiesa aperta, una Chiesa che si sta rinnovando. Ci lascia una testimonianza di Chiesa vicino agli uomini e alle donne del nostro tempo, uomini e donne in difficoltà, carcerati”. Un Papa – aggiunge il sacerdote italiano – che “ha saputo nel suo magistero portare delle novità e difendere con coraggio l’umanità sofferente, difendere i migranti, difendere le vittime delle guerre e opporsi apertamente alla violenza, all’arroganza”. La sua “testimonianza di uomo e di ministro nella forza datagli dal suo ministero petrino ci riporta a quell’unità della Chiesa che sempre anche lui ha voluto e che oggi ha fatto passi avanti verso l’unica Chiesa di Gesù Cristo in cammino perché tutti credenti in Cristo possono essere popolo unito, una famiglia” ha aggiunto. Inoltre ha “favorito l’incontro con le altre religioni, perché tutti facciamo parte di una sola umanità”. Nei prossimi giorni saranno celebrate delle messe di suffragio sia nelle diocesi e parrocchie che nelle Missioni cattoliche italiane in Francia.