“Un Papa incoraggiante”: così è stato Francesco nel ricordo del cardinale di Utrecht Willem Eijk, soprattutto nei due incontri che la Conferenza episcopale olandese hanno avuto con il Papa nel 2013 e nel 2022: “Come spesso accadeva, in quell’occasione ha messo da parte il discorso preparato ed è entrato realmente in dialogo con noi”, ricorda Ejik, riandando con la mente al forte appello a “perseverare e a non arrendersi” che il Papa aveva rivolto ai vescovi in tutte e due le occasioni perché “non guardassimo indietro con nostalgia, ma ci concentrassimo sul futuro”. Per il card. Wijk quel messaggio era rivolto “a noi vescovi e a tutti i cattolici nei Paesi Bassi. E lo ha ripetuto negli incontri personali che ho avuto con lui”. Il presidente dei vescovi olandesi e vescovo di Rotterdam, Johannes van den Hende, sottolinea invece come Papa Francesco abbia “dimostrato grande amore e cura per i poveri e i rifugiati nel mondo di oggi”. In un messaggio in cui ripercorre alcuni elementi significativi dell’insegnamento di Bergoglio, van den Hende scrive ancora che “seguendo le orme dei suoi immediati predecessori, Papa Francesco ha viaggiato molto come pellegrino della speranza, incontrando e dialogando con molte persone nella gioia del Vangelo” perché Francesco “ha attribuito grande importanza al dialogo all’interno e all’esterno della Chiesa” e ha vissuto “il mandato missionario della Chiesa di continuare ad annunciare la gioia del Vangelo e di rafforzare ulteriormente la cooperazione di tutti i livelli della Chiesa”. Il presidente dei vescovi, oltre a invitare a pregare per Papa Francesco, chiede anche “preghiere per la Chiesa e il mondo nel nostro tempo”, affinché “noi, come Chiesa, sotto la guida pastorale di un nuovo Papa, possiamo essere in grado di preservare la gioia del Vangelo, affinché molte persone nel mondo di oggi, attraverso il nostro amore e la nostra speranza, possano giungere a conoscere o riscoprire la gioia della fede in Cristo”.