“Ogni volta che si fa riferimento alla regalità di Cristo, di cui anche noi siamo partecipi grazie al battesimo, ricordiamo che essa trova la sua espressione più alta nella vittoria sul male e su ogni forma di schiavitù: ‘Re’ è infatti per antonomasia appellativo di Cristo che libera da ogni sottomissione al peccato. Diciamolo in questa Pasqua, anzitutto a noi stessi, ad ogni nostra speranza delusa, ad ogni nostra tristezza e apatia: ‘Cristo re eterno ha vinto le tenebre del mondo’ e mentre lo professiamo, sentiamo che questa vittoria ora è donata e garantita a noi, sentiamo la gioia di essere stati battezzati in Lui, ed in Lui sappiamo di essere vittoriosi”. Lo sottolinea il vescovo di Ivrea, mons. Daniele Salera, nel suo primo messaggio di auguri pasquali alla comunità diocesana.
“Cristo re vittorioso ha vinto tutto ciò che ci opprime, nel battesimo abbiamo ricevuto in dono questa sua forza, questa sua vittoria; per questo lo lodiamo, per questo esultiamo, per questo siamo inondati di nuova luce!”, prosegue il presule, ricordando che “la risurrezione è compendio dell’intera storia della salvezza e ce ne fa sperimentare l’essenza”. La “fedeltà alla nostra chiamata”, osserva mons. Salera, “non può reggersi sulla nostra ‘natura’, sui nostri sforzi o sulle nostre capacità umane; essa è continuamente irrorata dalla memoria viva, personale e comunitaria, della salvezza ricevuta in dono e senza nostro merito”. “La missione affidata a questa nostra Chiesa di Ivrea, si radica nell’essere stati immessi in questa dinamica di vita piena che non possiamo più abbandonare e che ci ha dato una nuova identità: siamo redenti”, conclude il vescovo: “Raggiunti da questo annuncio che sentiamo possibile e realizzabile, non dimentichiamo mai di implorare il dono della pace per chi è ancora oppresso dalla tenebra della guerra, per chi ogni giorno è chiamato ad arginare la potenza distruttiva della disperazione!”.