Carceri: Pisa, anche la Società San Vincenzo De Paoli coinvolta nei podcast realizzati in occasione della mostra “Prigionieri”

(Foto Valerio Bispuri)

Anche la Società di San Vincenzo De Paoli, insieme ad altre associazioni ed enti che operano stabilmente nella casa circondariale “Don Bosco” di Pisa, è stata coinvolta dalla Fondazione “Opera Giuseppe Toniolo” in occasione della mostra fotografica “Prigionieri” di Valerio Bispuri, dedicata al mondo carcerario italiano e allestita a Palazzo Toniolo fino al 29 aprile.
Volontari, operatori ed ex detenuti, attraverso i podcast realizzati in collaborazione con Radio Incontro Pisa, hanno condiviso esperienze che parlano di rinascita, ascolto, cambiamento e impegno in ambito educativo, assistenziale, spirituale e culturale nelle carceri.
Cinzia Maccotta, coordinatrice del Settore Carcere e Devianza della Società di San Vincenzo De Paoli per la regione Toscana, ha raccontato la sua esperienza in carcere come volontaria. “Ho iniziato il volontariato in carcere nel 2018 e mi occupo della distribuzione del vestiario. Un sostegno materiale che ci consente di portare avanti un’attività caritativa lontani da preconcetti e giudizi”, confida Cinzia.
Il volontariato penitenziario da sempre occupa un numero significativo di vincenziani su tutto il territorio nazionale. “Quando si varcano le mura del carcere avverti un forte senso di timore e di responsabilità”, afferma Maccotta.
La Federazione nazionale italiana Società di San Vincenzo De Paoli Odv e il Ministero della Giustizia hanno siglato un protocollo d’intesa, che ha permesso la stipula di accordi territoriali come quello del Consiglio centrale di Pisa che “consentirà ai detenuti del carcere Don Bosco, ammessi ai lavori di pubblica utilità o in messa alla prova, di prestare attività di supporto ai servizi socio-assistenziali e socio-sanitari della nostra Associazione, come misura alternativa”, ricorda la coordinatrice.
La Società di San Vincenzo De Paoli, attraverso il Settore Carcere e Devianza, presta particolare attenzione al contesto carcerario offrendo non solo aiuti materiali, beni di prima necessità, ma anche la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi orientati all’istruzione, al lavoro e alla promozione della cultura della legalità.
Il Settore Carcere e Devianza organizza anche il Premio Carlo Castelli, concorso letterario riservato ai ristretti delle carceri italiane e degli Istituti per minori.

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