Pasqua: mons. Massara (Camerino-San Severino Marche), “la nostra festa inizia davanti a un sepolcro vuoto”

“Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta”. Parte da queste parole del poeta Gibran il messaggio di Pasqua dell’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Massara, che invita a riconoscere nell’annuncio del Risorto la certezza che “è la Pasqua del Signore”, anche in un tempo segnato da incertezze e crisi. “Nel buio di tante notti voglio fidarmi solo della Parola che sentiremo pronunciare nella veglia di Pasqua: ‘Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto’”, afferma il presule, richiamando le parole di don Tonino Bello per spronare i credenti a “vivere come lui, da risorti”. Uno speciale pensiero va ai lavoratori in difficoltà: “A quelli della Beko e delle Cartiere voglio far arrivare tutto il mio sostegno e la vicinanza della nostra Chiesa”. Quindi un appello “a chi ha responsabilità importanti per il bene comune” a cercare soluzioni giuste, “nel pieno rispetto dei diritti e della dignità umana”. “La nostra festa – conclude – inizia proprio lì, davanti a un sepolcro vuoto, davanti a quella pietra rotolata via che ci invita a credere nella vita risorta, nella Vita passata oltre l’esperienza della morte”.

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