Messa crismale: mons. Benotto (amministratore apostolico Pisa), “relazione, pienezza e splendore le parole del mio vocabolario ripetute in questi 17 anni”

(Foto di Gabriele Ranieri)

Centoquarantacinque presbiteri, ieri, nella cattedrale di Pisa, per la celebrazione crismale presieduta dall’amministratore apostolico Giovanni Paolo Benotto . Tra i concelebranti principali, il vescovo emerito di Pescia Roberto Filippini, il vescovo emerito di Massa Carrara-Pontremoli Giovanni Santucci, il vicario generale Gino Biagini e, a sorpresa, anche padre Saverio Cannistrà, carmelitano, che il prossimo 11 maggio sarà ordinato vescovo e inizierà il suo ministero episcopale a Pisa.
Si è trattata, dell’ultima Messa crismale presieduta da mons. Giovanni Paolo Benotto da quando (dal 2008) è alla guida della Chiesa pisana: “È con una emozione tutta particolare che stiamo celebrando la Messa del Crisma in questo Anno giubilare: per me, poi, è l’ultima celebrazione che vivo come vescovo diocesano, insieme a tutto il presbiterio e ai diaconi, alla conclusione del mio mandato episcopale nella Chiesa pisana”, ha osservato l’amministratore apostolico.
“Ripensando a questi anni mi sono venute in mente tre parole che tante volte ho ripetuto e che molti mi hanno fatto notare quali parole tipiche del mio vocabolario: relazione, pienezza e splendore”, ha aggiunto. Parole declinate nell’omelia della Messa crismale.
“Non sto a dirvi che vi chiedo scusa per quello che non sono riuscito o non ho saputo fare di bene in questi 17 anni di servizio; posso però dirvi che non ho mai cessato di partecipare con tutto me stesso e con tutte le mie capacità agli eventi lieti e tristi che hanno segnato la nostra Chiesa pisana e come l’apostolo Paolo in partenza da Efeso, quale segno del mio amore per tutti voi, nessuno escluso, ‘vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di edificare e di concedere l’eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati’ (At 20,32). Maria Santissima ci accompagni tutti maternamente e interceda per tutti noi il nostro patrono San Ranieri”.
E una icona di san Ranieri, realizzata dalle monache benedettine di Pontasserchio , mons. Giovanni Paolo Benotto ha ricevuto in dono, dopo il saluto rivoltogli a nome dei confratelli dal vicario generale Gino Biagini. Che ha riconosciuto come in questi anni mons. Benotto – in questi 17 anni di servizio episcopale – non abbia mai fatto mancare la sua vicinanza ai presbiteri, diaconi e fedeli laici (impegnati nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti ecclesiali), abbia sempre favorito il coinvolgimento del popolo alla vita della Chiesa e si sia sempre interessato del buon funzionamento degli organismi di partecipazione, si sia sempre speso per l’unità, animato da fede, fedeltà ed amore verso Gesù Cristo e la Chiesa.

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