Pasqua: mons. Checchinato (Cosenza), celebrare la Pasqua è un “dono incomparabile”

“Celebrare Pasqua nell’anno giubilare dedicato alla speranza è un dono davvero incomparabile”. Lo scrive l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Giovanni Checchinato, nel suo messaggio per la Pasqual rivolto ala comunità diocesana. “La speranza cristiana – scrive il presule – è “realistica perché chiama le cose con il loro nome, anche se si muove nell’incertezza, e ci ricorda che il mondo non ci appartiene, anche se ci è stato donato. La mancata speranza fa entrare nella fibrillazione del voglio tutto qui, ora e come dico io, ed è segno di ateismo pratico, di chi si mette al posto di Dio a stabilire i criteri dell’essere e dell’agire”. La speranaza, per mons, Checchinato si oppone alla “sindrome dell’onnipotenza, alla voracità del potere che tanto affatica questo
nostro tempo. “Se permettiamo al Vangelo e ai suoi paradossi di tracciare la prospettiva, ecco che superiamo la sfiducia da una parte, dall’altra un irenismo sciocco che dice che va tutto bene o che andrà tutto bene nel futuro, ma assumiamo la condizione di donne e uomini incarnati nella storia,
in quella storia – sottolinea il presule calabrese – che il Signore ha scelto di abitare vivendola dal di dentro. E se da acrobati proviamo a fare questa esperienza, anche per noi si apre la parola della Risurrezione”. Mons. Checchinato si dice convinto che vale la pena provare in questa
Pasqua a fare “l’esperienza dell’acrobata che si lancia con il proprio corpo sfidando la natura
e le leggi di gravità, abbandonandoci alla logica iperbolica del Vangelo che ci spinge
sempre oltre, e chiedendo al Signore, con i semplici del Vangelo: ‘Credo, aiutami nella mia
incredulità’ (Mt 9,24). Ma quando questo succede, diventiamo capaci di credere che la pace verrà, che i potenti saranno sbaragliati dai loro troni e saranno innalzati gli umili, e ci crediamo perché questa speranza cominciamo a viverla noi, come siamo, nel posto che occupiamo, diventando così
segno di speranza per i fratelli e sorelle per i quali siamo prossimo”. Questa sera, alle ore 18, mons. Checchinato presederà l’azione liturgica in Passione Domini e  alle 20 la Via Crucis cittadina con ritrovo davanti alla Chiesa di Sant’Aniello. Domani, Sabato Santo, l’arcivescovo presiederà la Veglia pasquale in Cattedrale alle ore 21 con la celebrazione dell’Iniziazione cristiana di tre adulti e domenica di Pasqua la Santa Messa alle ore 11 in Cattedrale.

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