Messa in Coena Domini: mons. Maniago (Catanzaro), “non siamo noi a dover cercare Dio, è Lui che ci viene incontro”

Non vivere la Settimana Santa come spettatori, ma come partecipi attivi del mistero pasquale: “Non siamo noi a dover cercare Dio, è Lui che ci viene incontro”. Lo ha detto ieri pomeriggio mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, nell’omelia per la Messa in Coena Domini, nella Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro richiamando la profonda verità dell’amore di Cristo che “ci ha amati fino alla fine”, fino a donare tutto se stesso nel pane e nel vino dell’Eucaristia. Mons. Maniago ha spiegato come “Gesù, durante l’Ultima Cena, abbia trasformato il rito pasquale ebraico, memoriale della liberazione dalla schiavitù d’Egitto, in un nuovo segno di libertà: dalla schiavitù del peccato alla libertà dell’amore”. L’istituzione dell’Eucaristia, ha sottolineato è “il cuore della nostra fede, dove Cristo si dona ogni volta per rigenerare la nostra vita e restituirle la sua dignità”. Per il presule l’amore si esprime nel servizio, nella capacità di chinarsi sugli altri per restituire dignità, per curare le ferite, per togliere la “polvere e il fango” che la vita spesso lascia sul nostro cammino. “Gesù si china su di noi – ha detto mons. Maniago  – per dirci quanto siamo preziosi, perché la nostra dignità è unica, irripetibile, voluta da Dio stesso”.

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