
In occasione del “Grande pranzo di Pasqua” offerto dall’Opera Cardinal Ferrari, l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, porterà il suo saluto e la sua vicinanza alle oltre 200 persone che vivono quotidianamente una condizione di fragilità e solitudine, “testimoniando con la sua tradizionale presenza presso la onlus milanese il valore di una comunità che si fa prossimità”. Ad accogliere gli ospiti nel centro diurno di via Boeri, come ogni anno, i volontari dell’Opera, che – spiega una nota – anche in un giorno festivo “si metteranno a disposizione con generosità e spirito di servizio. Un pranzo servito con cura e attenzione, reso possibile grazie al sostegno di Lidl Italia, da anni al fianco di Opera Cardinal Ferrari”. “La Pasqua, centro e cuore di tutto l’anno liturgico, ci ricorda la possibilità di rinascita e di un nuovo inizio soprattutto per chi vive l’esperienza dell’emarginazione e della solitudine estrema, grandi mali della società contemporanea che affliggono i più fragili, gli invisibili ai quali si deve e si può rispondere con il gesto dell’accoglienza”, commenta Luciano Gualzetti, presidente di Opera Cardinal Ferrari. “Il tradizionale pranzo di Pasqua, quindi, è uno dei gesti più concreti di accoglienza, perché un pasto caldo accompagnato da momenti di socializzazione, può davvero aiutare a ritrovare dignità e speranza ma anche la possibilità, per i credenti, di avere la consolazione dei sacramenti, specialmente dell’Eucaristia e della Riconciliazione. La presenza dell’arcivescovo Delpini è un segno forte di attenzione verso chi è più fragile, ma anche verso tutti i volontari che ogni giorno, con cuore e costanza, fanno dell’accoglienza una missione”.
I recenti numeri di Opera Cardinal Ferrari registrano una crescita rispetto all’anno precedente, “segnale di un bisogno sociale sempre più ampio e pressante”: 67.487 ingressi al centro diurno, con 9.997 persone in più rispetto al 2023; 65.275 ingressi in mensa; 38.250 ingressi a colazione; 11.557 docce servite. A questi si aggiungono i 443 nuovi accessi da inizio anno, di cui 331 uomini e 112 donne, in prevalenza nella fascia d’età compresa tra i 51 e i 66 anni (302 persone), seguiti dagli over 67 (98 persone). “Un dato che fotografa un’Italia che invecchia nella solitudine e spesso, nell’invisibilità”. “E anche quest’anno, Opera Cardinal Ferrari ha scelto di celebrare la Pasqua con chi ha meno, ma vale di più. Le persone accolte considerano Opera non solo un centro diurno ma la propria casa, dove ogni giorno sono accudite materialmente e spiritualmente da professionisti, educatori e assistenti sociali”.