Papa Francesco: “si aprano vie di pace soprattutto per la cara e martoriata Ucraina”

“L’audacia della pace interpella in modo particolare i credenti, nei quali si converte in preghiera, per invocare dal Cielo quel che sembra impossibile in terra. L’insistenza della preghiera è la prima forma di audacia”. Così Papa Francesco nel messaggio ai partecipanti all’Incontro internazionale di preghiera per la pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio a Berlino dal 10 al 12 settembre: “Non abbiamo paura di diventare mendicanti di pace, unendoci alle sorelle e ai fratelli delle altre religioni, e a tutti coloro che non si rassegnano all’ineluttabilità dei conflitti. Io mi unisco alla vostra preghiera per la fine delle guerre – prosegue il Pontefice -, ringraziandovi di cuore per quanto fate”. “Occorre infatti andare avanti per valicare il muro dell’impossibile, eretto su ragionamenti che appaiono inconfutabili, sulla memoria di tanti dolori passati e di grandi ferite subite. È difficile, ma non è impossibile. Non è impossibile per i credenti – conclude il Papa -, che vivono l’audacia di una preghiera speranzosa. Ma non dev’essere impossibile nemmeno per i politici, per i responsabili, per i diplomatici. Continuiamo a pregare per la pace senza stancarci, a bussare, con spirito umile e insistente alla porta sempre aperta del cuore di Dio e alle porte degli uomini. Chiediamo che si aprano vie di pace, soprattutto per la cara e martoriata Ucraina”.

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