Pace: incontro Sant’Egidio a Berlino. Impagliazzo, “le religioni dicono al mondo che la pace è possibile, anche laddove sembra che non vi siano vie di uscita”

“Le religioni dicono al mondo che la pace è possibile, anche laddove sembra che non vi siano spazi o altre vie di uscita. Le religioni dicono che la storia può cambiare perché la preghiera all’Onnipotente mette il mondo nelle mani di chi ha vinto l’impossibile”. Lo ha detto Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, nel discorso pronunciato oggi a Berlino a conclusione dell’Incontro internazionale che ha avuto per titolo “L’audacia della pace”. Nel delineare un bilancio, Impagliazzo ha osservato: “Mi sembra che dopo 37 anni di cammino, da Assisi a Berlino, dobbiamo dire che realmente qualcosa di profondo è cambiato nel mondo delle religioni”. “Le religioni, pur nella loro diversità, hanno imparato a coesistere, ad essere complementari e solidali, a non combattersi più, a non competere tra loro ma a stare le une assieme alle altre, le une accanto alle altre”. “Oggi parliamo la stessa lingua, quella della pace! È un grande risultato con il quale ci presentiamo ancora più credibili di fronte a questo mondo: più credibili di fronte alla politica, alla diplomazia, alla cultura. Gli Stati oggi sono più distanti fra loro di quanto lo siano le religioni. Cosi siamo più credibili davanti alla nostra gente e davanti al mondo”. “A Berlino ci siamo stupiti con gioia ad osservare un altro muro cadere”, ha concluso Impagliazzo. “Siamo diversi, ma siamo insieme più forti e solidali, uniti nella ricerca della pace e nella stima che i credenti hanno imparato ad avere gli uni per gli altri. È questa sorpresa della storia che crea un futuro comune. Di questo non possiamo che essere felici insieme. Qui vediamo una grande risorsa per la pace nel mondo che ci dà speranza”.

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